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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Isontino

Chiusura Eaton: unità d'intenti per la salvaguardia del sito produttivo

Nel caso si riesca a trovare una soluzione di tipo industriale per il risanamento o la riconversione finalizzata al rispristino dell'attività produttiva, questi processi potrebbero essere accompagnati dall'utilizzo di ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione straordinaria e i contratti di solidarietà

Totale unità d'intenti da parte delle Istituzioni (tra cui la Regione Friuli Venezia Giulia), delle parti sociali e delle categorie economiche locali per l'individuazione di strumenti che favoriscano la salvaguardia del sito produttivo della Eaton di Monfalcone.
Questa la volontà manifestata unanimemente oggi a Gorizia al tavolo convocato in Prefettura per la crisi che ha coinvolto la Eaton Automotive di Monfalcone, a seguito dell'annuncio da parte dell'azienda di cessazione dell'attività (produzione di valvole per motori d'auto) con l'avvio della procedura di mobilità per i 157 lavoratori in forza nello stabilimento. A rischio inoltre il futuro di almeno una quarantina di operatori dell'indotto, nonché quello di 16 dipendenti interinali della stessa Eaton.

Da parte dell'Amministrazione regionale, rappresentata da una delegazione guidata dal responsabile della Direzione centrale Lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università, Nicola Manfren, è stata ribadita la necessità di mantenere il sito produttivo.
In quest'ottica è stato anche sottolineato come, nel caso si riesca a trovare una soluzione di tipo industriale per il risanamento o la riconversione finalizzata al rispristino dell'attività produttiva, questi processi potrebbero essere accompagnati dall'utilizzo di ammortizzatori sociali di tipo conservativo, quali la cassa integrazione straordinaria e i contratti di solidarietà.

Ambedue gli strumenti, infatti, come è stato spiegato, sono resi disponibili dalla normativa solo in presenza di un piano industriale che porti ad un mantenimento dell'attività, mentre l'utilizzo ne sarebbe precluso qualora lo stabilimento cessasse la produzione.
Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 25 gennaio a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, dove è stato convocato un tavolo nazionale a cui, oltre alle istituzioni, ai sindacati e alle associazioni datoriali, saranno presenti anche i rappresentanti dei vertici aziendali della Eaton.

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