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Cronaca

Editoriale: Morte o Morte Cerebrale ?

E' sempre questo il più grosso problema di chi fa il nostro mestiere: l'affidabilità delle fonti.Ieri pomeriggio abbiamo dato la notizia della morte della signora caduta in mare con la propria macchina sulle rive. In serata le fonti dalle quali...

E' sempre questo il più grosso problema di chi fa il nostro mestiere: l'affidabilità delle fonti.
Ieri pomeriggio abbiamo dato la notizia della morte della signora caduta in mare con la propria macchina sulle rive.
In serata le fonti dalle quali spesso, con correttezza e professionalità, ci approvvigioniamo di notizie hanno rettificato, la signora è in stato di morte cerebrale.
Ma notizia errata era oramai pubblicata.
La differenza tra morte e morte cerebrale è ben nota a tutti così come il confine tra vita e morte.


Il dizionario della lingua italiana Devoto -Oli definisce la morte come: " la cessazione delle funzioni vitali negli organismi viventi e nell'uomo".
La grande enciclopedia medica della Utet definisce la morte come cessazione definitiva dei processi vitali di un organismo.
Sempre la stessa enciclopedia spiega ancora meglio che la definizione giuridica di morte ( indispensabile per esempio per l'espianto degli organi) si ha quando cessano irreversibilmente le funzioni vitali, in particolare respiratoria,cardiocircolatoria,nervosa.
La morte cerebrale è la perdita delle funzioni del cervello (sempre secondo l'enciclopedia medica), ivi comprese quelle che consentono la vita vegetativa, quali la funzione respiratoria, l'attività cardiocircolatoria, la regolazione termica e il controllo endocrino-metabolico dell'organismo; ciò la differenzia dal coma, nel quale le funzioni cerebrali deputate al mantenimento della vita vegetativa pur in assenza di coscenza sono conservate.
In ogni caso, per certificare l'avvenuto decesso gli accertamenti devono essere effettuati da una commissione di 3 medici (medico legale, rianimatore e un neurologo) registrati e ripetuti almeno 3 volte nel periodo delle 6 ore ( nel caso di adulti).
Nella morte cerebrale le cellule cerebrali sono morte e non è possibile rilevare alcuna attività (vitale).
Nel coma il paziente è vivo, anche se con coscienza assente, i riflessi sono presenti, l'attività elettrica è rilevabile.

Scusate la lungaggine ma è per comunque porgervi le mie scuse sull'inesatezza della notizia avremmo dovuto correttamente definire la situazione di morte cerebrale e non di decesso anche se la prima purtroppo anticamera della seconda.
Mi scuso ancora del non aver riverificato le fonti ma dopo che le agenzie di maggior rilievo nazionale avevano confermato la morte, avevamo tre fonti che confermavano la notizia.
Ma questa non è una scusante.
Ho ritenuto comunque mio dovere presentare le dimissioni al mio editore che deciderà su da farsi, poichè ritengo comunque che la definizione di morte così come tutti la conosciamo è ben definita da un confine e questo confine fa la differenza.
Grazie
Giovanni Ianesich






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