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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Piazza Della Liberta'

"Rinascita” dell’ex Silos: investimento da 120 milioni di euro (IL PROGETTO)

Avrà un parcheggio interrato, un terminal autocorriere connesso con la Stazione Ferroviaria, negozi ed esercizi un albergo, un’ampia ”area wellness – fitness” e il Centro Congressi da 1100 posti

Preceduta da un affollato incontro con gli operatori cittadini del settore turistico-congressuale – che il Sindaco Cosolini ha successivamente definito come molto positivo e proficuo – si è svolta stamane in Municipio la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto per la completa ristrutturazione e “rinascita” dell’ex Silos di piazza Libertà quale nuovo grande “centro multifunzionale” cittadino nell’ambito del quale collocare anche l’atteso nuovo Centro Congressi, di dimensioni finalmente adeguate alle esigenze attuali e alle prospettive future di Trieste.

Presenti, accanto al Sindaco Cosolini, l'Assessore comunale allo Sviluppo Economico Edi Kraus, il consigliere delegato della Silos S.p.A. Attilio Grazioli – società come noto costituita dalle Coop Nord Est e dalla controllata UNIECO soc. coop. di costruzioni edili – e l’autore del progetto architetto Aldo Pavani

L’incontro è stato introdotto dallo stesso Sindaco che ha parlato di «una grande opportunità per la ripresa complessiva della città» e di «una struttura che con il suo ‘mix’ di funzioni – commerciale, congressuale, alberghiera, di intrattenimento, tempo libero, ‘fitness’ e ristorazione – potrà risultare fortemente attrattiva, assumendo poi un ulteriore valore ‘strategico’ in tal senso – ha osservato Cosolini – nel quadro del percorso avviato con la sdemanializzazione dell’adiacente area del Porto Vecchio. In ogni caso – ha concluso il Sindaco -, per un preciso accordo tra il Comune e la Silos S.p.A., la realizzazione del nuovo Centro Congressi rappresenterà la prima parte dei lavori previsti». 

« seguita l’illustrazione ‘fisica’ (anche tramite la proiezione di una serie di diapositive) del progetto che, in sintesi, prevede – come ha spiegato l’architetto Pavani – la costruzione di un parcheggio interrato che, assieme a uno “all’aperto”, potrà ospitare fino a 825 autovetture; quindi – salendo verso l’alto – al piano terreno, il terminal autocorriere – che potrà anche venir direttamente connesso con il binario 1 della Stazione Ferroviaria dove arriveranno i treni dell’Alta Velocità -; l’ingresso del centro commerciale che si ‘svilupperà’ con negozi ed esercizi anche lungo una galleria con copertura in vetro, aperta quindi alla vista del cielo; il salone d’ingresso dell’albergo che si estenderà poi con le sue stanze nei piani superiori, nella parte del Silos rivolta verso il mare; al primo piano (raggiungibile sia con scale mobili che fisse) ristoranti, negozi, un’ampia ”area wellness – fitness” con palestre, saune, idromassaggi ecc. e il Centro Congressi, quest’ultimo – è stato precisato – dotato di una sala principale per 1100 posti (eventualmente suddivisibile all’occorrenza in una serie di spazi minori), e due sale più piccole, una per 200 posti, l’altra per 100; al secondo piano (oltre, come detto, alle stanze dell’albergo sul lato mare), ancora luoghi di ristorazione e un ‘comparto’ per uffici e sedi diverse sul lato Stazione; al terzo piano ancora albergo e uffici.
Prevista anche una grande ‘piazza’ coperta collocata al centro del Silos, da utilizzare quale “terza sala” per specifiche manifestazioni e incontri, nonchè altri spazi aperti minori, con l’ipotesi pure di un “giardino d’inverno”.

Progetto ex-Silos

Il tutto – ha precisato il rappresentante della Silos S.p.A. – per un investimento complessivo di circa 120 milioni di Euro, sulla base di un progetto che ha visto anche delineare alcune necessarie e puntuali modifiche rispetto al ‘disegno’ originario del 2003 e anche all’adattamento ulteriore del 2007, e che vede oggi concretizzarsi – ha tenuto a sottolineare Attilio Grazioli – anche «un percorso condiviso, di fondamentale evidente importanza, assieme alla Soprintendenza riguardo al vincolo monumentale dell’edificio; percorso che confidiamo potrà avere una rapida conclusione per quanto concerne le procedure autorizzative necessarie».

Dal canto suo l’architetto Pavani ha rimarcato l’adeguatezza e la bellezza delle soluzioni scelte per la conservazione e/o il recupero delle pregevoli architetture della storica struttura triestina risalente al 1865 - allora sorta in relazione all’apertura del canale di Suez -; «struttura che – ha detto – oggi potrà ritrovare una nuova vitalità e una forte capacità attrattiva proprio grazie alla sua nuova natura di polo ‘multifunzionale’».

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