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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fareambiente: «Sviluppo città vada di pari passo con tutela ambiente e salute pubblica»

Così si è espresso Giorgio Cecco coordinatore regionale di FareAmbiente durnate una conferenza stampa svoltasi sabato mattina

«Vogliamo focalizzare l'attenzione su tre situazioni importanti per il futuro di Trieste, collegate tra di loro da un'incertezza in ambito di sostenibilità, tutela dell'ambiente e della salute pubblica, così evidenziando le posizioni del movimento ecologista nelle singole tematiche».  Così si è espresso Giorgio Cecco coordinatore regionale di FareAmbiente durnate una conferenza stampa svoltasi sabato mattina:

Ferriera di Servola – per una, seppur programmata, chiusura dell'area calda

«Dal Consiglio Comunale di Trieste - spiegano - è uscita una petizione utile per sensibilizzare l'amministrazione e la proprietà a chiarire la situazione, evidenziando le criticità nel mantenimento dell'area a caldo. Rileviamo che la guerra tra poveri continua, da una parte i lavoratori e dall'altra i residenti, anche nell'espressione della politica questa viene sottolineata, mentre si dovrebbe perseguire una linea comune per la qualità del lavoro e la tutela della salute pubblica. Serve grande attenzione da parte delle amministrazioni pubbliche per un percorso di sostenibilità, viste anche le risorse messe a disposizione.
Lunedì saremo presenti in Regione alla riunione avente per oggetto il progetto di reindustrializzazione e bonifica dello stabilimento, per continuare il percorso di sensibilizzazione a difesa dell’ambiente e della salute pubblica e perché aperti al dialogo, ma senza firmare nessuna cambiale in bianco, in considerazione delle tante promesse che sono state disattese in passato».

Rigassificatore ed energiagiorgio cecco-2

«La situazione resta preoccupante - sottolinea Cecco - , ora tutta in mano alla politica, come promesso la presidente Serracchiani porti avanti no per il rigassificatore nel golfo di Trieste, dando voce a tutte le istituzioni locali. Comunque sarebbe utile far presente al Governo la necessità di trattare in un contesto unitario allargato con i paesi confinanti tutta la strategia energetica dell'area Adriatica, quindi anche nei rapporti con la Slovenia e la Croazia per altri eventuali impianti di rigassificazione come quello di Veglia, in merito al futuro della centrale di Krsko, nonché in riferimento alle trivellazioni previste lungo la costa, tutte situazioni ad alto rischio, che richiedono una grande attenzione per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica in un area più vasta di quella dei singoli paesi interessati».

Porto Vecchio di Trieste

«Crediamo - concludono gli esponenti del movimento ecologista - si debba tenere alta l’attenzione sul futuro del Porto Vecchio di Trieste e sulla “sdemanializzazione” dell’area, certamente da troppi anni inutilizzata, ma dove resta la preoccupazione per come si intende destinarne l’uso. Non vorremmo che qualcuno pensasse a nuove costruzioni residenziali od a centri commerciali, tipologie dal forte impatto ambientale e inutili dal punto di vista dello sviluppo economico o di servizio alla collettività crediamo invece nella portualità allargata e auspichiamo ci possa essere spazio per l’alta tecnologia, la green economy, aree di formazione nautica e di tutela dell'habitat marino, nonché una area espositiva tematica, il tutto per abbinare attività economiche con strutture utili ai cittadini».

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