Ferriera, Nosmog: «Da relazione Arpa lacune gravi ed evidenti, continui rumori ed odori sgradevoli»
Lo rileva in una nota Nosmog Onlus
«Sabato u.s., nel corso di una conferenza stampa, i responsabili dell’ARPA FVG hanno esaurientemente illustrato i miglioramenti della qualità dell’aria di Servola e aree limitrofe registrata dalla strumentazione che fa capo all’Agenzia stessa , con riferimento alle performances della Ferriera. Purtroppo però nella relazione mancava un dato fondamentale e propedeutico per ogni corretta valutazione dei dati: LO STABILIMENTO STA MARCIANDO A REGIME RIDOTTO».
Lo rileva in una nota Nosmog Onlus
«Questo particolare - continua la nota - , che a noi non sembra proprio trascurabile, è stato esplicitato solo al termine della conferenza , e solo a seguito di specifica domanda posta sia dai cittadini che dalla stampa presente. Ci corre l’obbligo pertanto di produrre alcune osservazioni: condizione prima per pubblicizzare l’esistenza di miglioramenti è conoscere con esattezza e rendere noto quale sia il regime produttivo dello stabilimento nel suo insieme e delle singole sorgenti emissive, come peraltro correttamente richiesto dal Sindaco alla Proprietà. Sorge il sospetto che sia questo il movente della bellicosa risposta dell’ Azienda al Primo Cittadino».
«È intuitivo - sottolineano - che a minore regime produttivo si sviluppi una minore quantità di inquinanti, come già verificatosi varie volte nella storia dello stabilimento. Nonostante le suddette rassicurazioni di miglioramento , le percezioni abitualmente definite “soggettive” dei cittadini non le suffragano, e di ciò sono testimonianza le quasi 400 segnalazioni alla Polizia Locale inoltrate dai residenti già nel primo semestre del corrente anno e l’ennesimo recentissimo sacchetto di polvere ferrosa di cui nell’occasione è stato fatto cortese omaggio ai vertici dell’ARPA».
«Né risulta - spiegano iresponsabili dell'associazione - comprensibile ai cittadini e fors’anche poco credibile agli stessi come semplici interventi manutentivi, ancorchè programmati, possano determinare situazioni di tale entità quali quelle ben documentate sui social network nella giornata di venerdì u.s. Purtroppo nell’esposizione dell’ARPA non si è fatto neppure cenno né ai rumori , di cui ARPA stessa ha asseverato valori eccedenti a quelli previsti dalla normativa nazionale, ben più costanti, ripetuti e quindi e molesti di quelli riguardanti la movida, attualmente di moda . Non si è fatto cenno agli odori sgradevoli e soprattutto irritanti, concomitanti a varie segnalazioni dei cittadini, nonostante, per quanto a nostra conoscenza, sia in corso una campagna di rilievi olfattometrici in zona».
«Riteniamo - concludono - pertanto che se , come affermato lo stabilimento sta rispettando i dettami dell’AIA, questa non sia di per se stessa sufficiente a garantire una salubre qualità della vita per i residenti, ma possa viceversa tradursi in una sorta di salvacondotto per l’Azienda, concetto che , del resto, la risposta della proprietà al Sindaco sembrerebbe voler suggerire . Si ravvisa quindi la necessità di iniziare immediatamente la procedura di revisione , peraltro prevista dall’AIA stessa e dalle Leggi nazionali che la regolano. Contemporaneamente si ritiene che non possa essere più procrastinato l’avvio di un percorso istituzionale di progressiva dismissione dell’area a caldo, percorso del resto già approvato dalla precedente Amministrazione nella seduta del Consiglio Comunale d.d. 12 marzo 2015, a seguito di una petizione popolare corredata da 247 firme di cittadini residenti».