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Cronaca

Giardini inquinati, "ok" dalla Regione al "fitorimedio"

Mandato al Comune di Trieste di predisporre un programma che verrà sottoposto al vaglio finale dell'Istituto superiore di sanità

Dopo la mozione M5s/Forza Italia passata ieri sera, lunedì 23 gennaio, in Consiglio comunale, che chiedeva alla Giunta di chiedere alla Regione la possibilità di procedere con i fitorimedi per l'inquinamento diffuso dei parchi cittadini, la riunione odierna del Tavolo promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia di cui fanno parte anche Arpa Fvg, Comune di Trieste (presenti le assessori Polli e Lodi) e AsuiTs, da dato mandato al Comune di Trieste di predisporre un programma che preveda l'utilizzo del "fitorimedio" per i giardini inquinati del capoluogo.

All'incontro, di natura tecnica, era presente il professor Pierluigi Barbieri, del Dipartimento di scienze chimiche e farmaceutiche dell'Ateneo triestino, consulente del Comune principalmente voluto da Dipiazza per la "ferriera", esperto di tecniche di decontaminazione basate sull'utilizzo delle piante che mediante le proprie radici o attraverso la produzione di microrganismi sono in grado di degradare le sostanze inquinanti (fitorimedi).

Nella riunione si è anche deciso che il programma di fitorimedio per i giardini di Trieste, una volta predisposto dal Comune - che era stato sollecitato in tal senso anche da un ordine del giorno dell'Assemblea municipale - sia presentato al Tavolo regionale per essere quindi sottoposto al vaglio finale dell'Istituto superiore di sanità, data la natura sperimentale delle soluzioni proposte.

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