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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

The legend of Morricone al Rossetti: intervista al Maestro Giacomo Loprieno

Al Rossetti un tributo unico alle musiche del grande compositore italiano con un viaggio incredibile tra le melodie che sono rimaste nella memoria collettiva di intere generazioni. Il Maestro Loprieno: "Sarà un viaggio nella musica e nel cinema"

The Legend Of Morricone arriva sul palco del Teatro Rossetti il giorno di San Valentino, 14 febbraio,  per un indimenticabile concerto. L’Ensemble Symphony Orchestra, diretta da Giacomo Loprieno, offrirà un tributo unico alle musiche del grande compositore italiano con un viaggio incredibile tra le melodie che sono rimaste nella memoria collettiva di intere generazioni.

In questo speciale tour ci sarà una formazione di primissimo livello con solisti, prime parti di importanti teatri e istituzioni sinfoniche italiane, come il violoncello del Maestro Ferdinando Vietti e la tromba del Maestro Stefano Benedetti e due ospiti d’eccezione: il soprano Anna Delfino, beniamina del pubblico europeo dell’opera, che farà rivivere l’emozione del Deborah’s Theme da “C’era una volta in America” e il violinista del Cirque du Soleil, Attila Simon, che eseguirà il concerto interrotto per violino da “Canone Inverso”. Ad accompagnare il pubblico dando voce ai personaggi e alle ambientazioni la bravura dell’attore Matteo Taranto.

Com'è nata l'idea dell'omaggio al compositore Ennio Morricone? Che cosa ci aspetta giovedì?

Nel 2018 Ennio Morricone ha festeggiato i suoi 90 anni e ci è sembrato giusto e doveroso omaggiarlo. Abbiamo deciso di intraprendere un percorso per riarrangiare 12 colonne sonore di quella che è una produzione vastissima  per portarla in giro per l'Italia e farla riascoltare al pubblico con un'orchestra di livello e grandi solisti con la straordinaria voce dell'attore Matteo Taranto. Sarà un viaggio nella musica e nel cinema.

Secondo lei che ruolo ha oggi la musica classica? Crede che le colonne sonore, abbinate appunto ai film, possano essere utili per avvicinare i giovani a questo genere?

Pensavamo di trovarci persone di una certa età, coloro che hanno amato i film nel loro tempo. Invece, i teatri erano e sono stracolmi di giovani. E' una tournè fortunata: abbiamo fatto sold out ovunque e anche Trieste ha risposto bene, è una città molto attenta e piena di cultura. I giovani a teatro confermano che la musica di Morricone ha superato la fama dei film, restando nell'immaginario comune.

Compositori come, per esempio, Hans Zimmer sono i benvenuti perchè la musica classica è sempre stata vista come un genere accademico, austero, lontano dei ritmi giovani. Con le colonne sonore, entrano nel quotidiano.

Parlando dei film da cui sono tratte le colonne sonore di Morricone, qual è il suo preferito? E il brano più bello?

Le risposte non coincidono. Mi piace molto Hateful Eight di Tarantino. Mentre il brano che amiamo di più, parlo in plurale perchè credo di parlare a nome di tutti, è Nuovo Cinema Paradiso. Ricordo una sera in cui siamo usciti dal teatro e una signora ci è venuta accando dicendoci: "Mi avete fatto commuovere". E' stato bello.

Avete collaborato con grandi artisti come Battiato, Gazzè, Bocelli e tantissimi altri. Con che altro artista vi piacerebbe lavorare?

Per quel che riguarda la musica leggera, il nostro sogno è quello di lavorare con Paolo Conte. Essendo un'orchestra composta da moltissimi giovani, c'è anche l'idea di fare, un giorno, una produzione sinfonica con Jovanotti.

Porterete anche all'estero "The Legend of Morricone"?

Abbiamo in programma due date prova: Zagabria e Lubiana. Ma non ci fermeremo qui. Le eccellenze del made in Italy vanno esportate, il nome dell'Italia va fatto crescere.

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