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Cronaca

Giardini inquinati, via libera al "fitorimedio" dall'istituto superiore della Sanità

Il Tavolo tecnico ha dato mandato al Comune di realizzare gli interventi previsti, anche utilizzando le risorse economiche messe a disposizione della Regione per l'ammontare di 350mila euro

Parere favorevole dell'istituto superiore di Sanità sulla proposta di piano stralcio per le aree sensibili elaborata dal Tavolo tecnico composto da Regione, Comune di Trieste, Arpa e Asuits e chiamato ad indagare sull'ipotesi di inquinamento diffuso di sette aree (cinque comunali e due private) del capoluogo giuliano, suddivise fra verde scolastico e giardini pubblici.

L'istituto ha condiviso le scelte di intervento proposte che mirano a interrompere i percorsi di esposizione delle persone agli agenti inquinanti e, allo stesso tempo, a mitigare o bonificare le aree trattate relativamente alle matrici ambientali contaminate. Si tratta di interventi di copertura mediante la posa di un tappeto erboso pronto e/o la stesa di uno strato di ghiaia, oltre alla sperimentazione del fitorimedio, ovvero il miglioramento della qualità dei suoli grazie a particolari tipi di piante.

L'istituto superiore di Sanità ha altresì raccomandato, peraltro in linea con gli orientamenti del Tavolo tecnico, di programmare specifici piani di monitoraggio finalizzati alla verifica dell'efficacia delle misure di intervento e di bonifica, alla valutazione della possibile dispersione degli agenti contaminanti e al controllo della qualità dell'aria nella fase successiva agli interventi. Il Tavolo ha quindi dato mandato al Comune di realizzare gli interventi previsti, anche utilizzando le risorse economiche messe a disposizione della Regione per l'ammontare di 350mila euro.

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