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Cronaca

Giorno del Ricordo: ricevuti in Municipio studenti di Bergamo, Modena e Lecce

I ragazzi, appartenenti a classi che hanno aderito al progetto di “trasmissione della memoria”, sono stati accolti dal Sindaco, con il Presidente del Consiglio Comunale e l'Assessore all'Educazione

Un folto gruppo di studenti degli istituti superiori “E. Maiorana” di Seriate (Bergamo), “Corni” di Modena (tecnico e liceo) e “Galasso” di Lecce, con i rispettivi docenti e dirigenti scolastici, sono stati ricevuti oggi pomeriggio nella Sala del Consiglio Comunale di Trieste, nell’ambito delle celebrazioni in programma per il “Giorno del Ricordo”. I ragazzi, appartenenti a classi che hanno aderito al progetto di “trasmissione della memoria” dei tragici eventi sviluppatisi nell'area del confine orientale a cavallo del secondo dopoguerra (denominato “Le tracce del Ricordo”), ideato dal Comune e dalla Lega Nazionale di Trieste e pensato proprio per le generazioni più recenti, sono stati accolti dal Sindaco, con il Presidente del Consiglio Comunale e l'Assessore all'Educazione.

Sono intervenuti anche il vicepresidente della Lega Nazionale prof. Adriano De Vecchi (in rappresentanza del presidente Sardos Albertini impossibilitato a presenziare) e il giovane storico Andrea Vezzà, responsabile del progetto “Le tracce del Ricordo”. Ha introdotto il Presidente del Consiglio Comunale, innanzitutto ringraziando i giovani e gli insegnanti per il viaggio compiuto, particolarmente lungo e impegnativo specialmente per il gruppo di Lecce.

Un ringraziamento cui si è associata l'Assessore comunale all'Educazione che ha anche sottolineato l'importanza della “ricerca di verità” compiuta da queste scolaresche su tematiche, come quelle delle Foibe e dell'Esodo dalle terre dell'Adriatico orientale, fino a poco fa del tutto sconosciute e ignorate dai testi scolastici. Così come è altrettanto importante e fondamentale – ha detto – che i giovani possano apprendere il senso e della drammaticità di quelle esperienze da parte dei testimoni che le vissero direttamente, almeno finchè essi sono ancora tra noi. È toccato invece al Sindaco il “compito” di un'ampia ricostruzione della complessità storica di queste terre, ma anche della violenza estrema che qui si produsse in quei pesanti anni, e di cui la Foiba di Basovizza rappresenta solo un esempio delle tante, troppe foibe che funzionarono in quel periodo, dall'Istria fino al Goriziano. Esistono molte memorie – ha detto il primo cittadino – ma quella dei vinti è la più difficile da portare con sé. E ciononostante, la memoria dei drammi e delle sofferenze vissute deve essere un mezzo per costruire la pace. Un obiettivo che noi a Trieste abbiamo raggiunto, non senza difficoltà, solo dopo molti anni: per la prima volta nel 2010 con un avvenimento di grande importanza, anche fortemente simbolica, quale fu l'incontro in piazza dell'Unità fra i tre Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia, promosso e organizzato dal Comune di Trieste. La memoria resta tuttavia sempre importante – ha concluso – proprio affinchè le brutture e le violenze non accadano più.

Da parte sua il prof. Adriano De Vecchi ha rivendicato come sia stata proprio la Lega Nazionale la prima promotrice delle visite scolastiche, negli anni via via sempre più numerose, al comprensorio della Foiba di Basovizza con l'annesso Centro di documentazione. E ciò in pieno accordo con il Comune, con il quale lo storico sodalizio collabora, su molteplici altri temi di interesse nazionale, da sempre, ovvero fin dalla sua prima fondazione nel 1891! In conclusione un forte invito agli studenti a vivere la cerimonia di domani nella sua profonda essenza e intensità.

Da ultimo, Andrea Vezzà ha brevemente spiegato ai ragazzi – va detto molto attenti e partecipi - i contenuti del progetto “Le tracce del Ricordo” e il relativo opuscolo illustrativo, consistente in un “percorso” attraverso alcune “tracce” particolarmente significative e alcuni luoghi “dedicati”, nella nostra città, alla salvaguardia della memoria storica di quelle vicende. Una Città – ha sottolineato Vezzà – che da sempre è stata, per sua storia e collocazione, la “capitale” dell'Adriatico Orientale, e che dopo i drammi che si sono succeduti inevitabilmente e “naturalmente” è diventata anche la capitale e la “città simbolo” dell'Esodo, delle sue genti e delle loro memorie. Gli studenti di Seriate, Modena e Lecce domani mattina saranno quindi a Basovizza, dove si affiancheranno ai “colleghi” di Sacile, Brugnera, Pordenone, Luino e Bagnoli Irpino (Avellino) che parteciperanno – complessivamente in circa 500 - alla Cerimonia solenne alla Foiba.

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