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Cronaca

Giorno della Memoria in Risiera, Dipiazza: «Custodire la memoria e usarla come faro per un futuro migliore»

Il "Giorno della Memoria" è stato ricordato a Trieste con la solenne cerimonia svoltasi nella Risiera di San Sabba, monumento nazionale, unico campo di sterminio nazista con forno crematorio in Italia

Il “Giorno della Memoria”, ricorrenza istituita dal Parlamento italiano, per ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e lo sterminio del popolo ebraico, è stato ricordato oggi (venerdì 27 gennaio) a Trieste con la solenne cerimonia svoltasi nella Risiera di San Sabba, monumento nazionale,unico campo di sterminio nazista con forno crematorio in Italia.

Presenti autorità civili, militari e religiose, rappresentanti della Comunità ebraica, delle Associazioni di partigiani ed ex deportati, giovani, studenti e tanti cittadini, la cerimonia ha visto la deposizione di corone d'alloro da parte di Regione, Prefettura e Comune di Trieste. Sono seguiti i discorsi ufficiali del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e del primo cittadino di San Dorligo Sandi Klun. «In questo giorno -ha detto il sindaco Roberto Dipiazza nel suo intervento- rinnoviamo l’impegno affinché il silenzio non possa cancellare la consapevolezza di ciò che è accaduto e onoriamo le vittime delle disumane torture perpetrate in quegli anni atroci, con la promessa che ciò che è stato non accada mai più». «Trieste ha vissuto questa tragica lucida follia» -ha proseguito il sindaco. «Tra queste mura l’uomo ha perso i valori, la ragione, la pietà. Ha passato per le armi e straziato giovani, donne e uomini, prevalentemente ebrei, appartenenti ad una comunità che con la sua presenza è da sempre protagonista della crescita economica, culturale e sociale della nostra città».

«Auschwitz, simbolo dell’Olocausto, ci ricorda di cosa è capace l’uomo. Purtroppo questo fanatismo, questo odio –ha continuato Dipiazza– lo ritroviamo nel terrorismo, che sta seminando morte nel mondo ed in Europa. Il mirino di questi carnefici mette a fuoco, oggi come allora, quanti sono ritenuti nemici perché diversi. Questo e’ l’orrore che abbiamo il dovere di combattere». Il sindaco Dipiazza ha rivolto infine un appello ai giovani: «Custodite con cura la memoria e usatela come un faro per costruire un futuro migliore, perché, come ci ricorda Primo Levi: «Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo».

A cura della Prefettura di Trieste sono state consegnate le medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Sono stati insigniti il figlio di Lodovico Coretti Komar (nato a San Dorligo della Valle/ Dolina il 16 dicembre 1908) internato nei campi di Auschwitz e Mauthausen dal 1° luglio 1944 al 31 marzo 1945 e il nipote di Edoardo Goruppi (nato a Skopo il 12 ottobre 1895) e internato nei campi di Dachau e Leonberg dal 25 novembre 1944 al 20 febbraio 1945.

La cerimonia ha lasciato poi spazio ai riti religiosi: cattolico, ebraico, serbo-ortodosso e protestanti. Da ricordare che già questa mattina, a cura della Questura di Trieste e dell’Associazione “Giovanni Palatucci Onlus”, presente il vicesindaco Pierpaolo Roberti, è stata deposta una corona d’alloro ai piedi della lapide che nelle carceri del Coroneo ricorda Giovanni Palatucci. Qui Roberti ha brevemente ricordato la figura e il sacrificio di Giovanni Palatucci, che salvò 5000 ebrei e fu riconosciuto come "un giusto" da Israele.

A seguire, a cura dell’Associazione nazionale ex deportati di Trieste, dal Coroneo si è tenuta una marcia silenziosa che ha raggiunto la Stazione Centrale e in via Flavio Gioia, è stata deposta una corona sulla lapide che ricorda la partenza dei convogli dei deportati verso i campi nazisti, dal settembre 1943 al febbraio 1945.

Molte anche le altre proposte didattiche in programma: tra queste “Cinema e Shoah”, le testimonianze dei deportati a cura dell'Università della terza età “Danilo Dobrilla”, la conferenza su “Odiare per immagini. Propaganda, pittura e fotografia: il manuale per costruire il nemico”, le quattro serate proposte dal Teatro Rossetti sul Giorno della Memoria con protagonisti studenti dei licei Carducci/Dante, Galilei, Oberdan, Petrarca e l'appuntamento su “Un mondo di storie - Giorno della Memoria”, lunedì 30 gennaio, alle 17.00, alla biblioteca comunale Quarantotti Gambini di via delle Lodole 7/a San Giacomo.

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