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Cronaca

Dall'Australia al resto del mondo in Vespa: tappa a Trieste per Margot e Brett

Il sogno divenuto realtà della coppia australiana conta 40.000 chilometri a bordo di una Vespa px 200. Dopo aver attraversato mezzo globo, puntano all'altra metà

Firmare 40.000 km sulle strade di mezzo globo non è un'impresa da poco. Ci vuole entusiasmo, adrenalina, forza di volontà e tanta resistenza, soprattutto se lo fai a bordo di una Vespa, precisamente una px 200 del 2008.

Questa grandiosa avventura porta il nome di Margot e Brett, una coppia australiana in viaggio da Giugno 2018 che, a fine maggio, è stata ospitata dal Vespa Club Trieste e Gatti Radagi.

"Siamo partiti dall'Australia e siamo in viaggio da quasi un anno. Abbiamo attraversato l'Indonesia, la Malesia, la Thailandia, l'India, il Pakistan, l'Iran, la Turchia, la Bulgaria, la Serbia, la Croazia, un pezzo della Slovenia ed infine siamo arrivati a Trieste. Non sono mai stata in Italia prima d'ora e Trieste è la prima città che visito". Ci ha raccontato Margot con quella meraviglia negli occhi che solo i viaggiatori hanno.

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"La Vespa con cui stiamo viaggiando era esposta nella vetrina di una pizzeria in Australia. L'abbiamo acquistata senza dire al proprietario che, qualche tempo dopo, l'avremmo distrutta" ha aggiunto sorridendo Margot.

Ed è così che una Vespa da esposizione è diventata la protagonista di uno dei momenti più belli della vita della coppia australiana. Un viaggio che è anche un sogno, nato tra le promesse di 16 anni fa a bordo di un autobus in Vietnam, il giorno in cui si sono conosciuti. e che ha avuto modo di avverarsi solo ora: "Per diversi anni abbiamo dovuto rimandare l'idea di girare il mondo, perchè ogni volta che volevamo partire si presentava IMG_4828-2qualche problema. Questa volta l'occasione c'è stata e non abbiamo avuto alcun dubbio".

"Viaggiando, - ha raccontato - abbiamo visto tantissime città, persone, colori, culture. Ne abbiamo un pezzo anche sulla nostra Vespa. Quando siamo stati in Pakistan ci siamo innamorati dei loro disegni, così abbiamo trovato un ragazzo che ne ha realizzato uno per noi proprio sulla nostra due ruote".

"È davvero strano svegliarsi ogni volta in un Paese diverso, in mondi diversi. Rendersi conto di essere così lontani da casa. Quando ci penso, guardo quel piccolo grande scooter, che ormai è la nostra compagna di viaggio, e penso sempre a quanto sia incredibile che sia riuscita a portarci fino a qui"

Le prossime mete

"Dopo l'Italia andremo in Norvegia. Seguiranno sicuramente Londra e Francia, dove ci fermeremo per un mese. Siamo abbastanza provati, stanchi. L'idea è quella di proseguire verso la Russia, Mongolia, Giappone, Canada e Sud America. Ripeto, questa è l'idea. Discutiamo molto spesso su cosa fare, se fermarci o meno. Per ora siamo molto motivati".

One bike, million brothers

"Il ricordo più intenso è legato ad una delle tappe che abbiamo fatto in Indonesia. Stavamo viaggiando a bordo della nostra Vespa, quando ad un certo punto abbiamo notato che una macchina nera ci stava seguendo. Al momento abbiamo cercato di seminarla, poi abbiamo deciso di fermarci. Dall'auto è sceso un uomo che ci ha chiesto dove stessimo andando dato che avevamo una targa australiana e, quando gli abbiamo spiegato il nostro progetto, ci ha rivelato di essere un membro di un Vespa Club del posto. Siamo stati subito invitati nella loro sede, dove siamo stati accolti da moltissime persone che ci hanno offerto ospitalità e amore e dove ci sono stati indicati tutti i vari club che avremmo potuto contattare lungo il nostro tragitto. E' incredibile il legame che c'è tra gli appassionati delle due ruote. In Australia diciamo "One bike, million brothers"".

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