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Giuramento degli agenti in prova della Polizia, Gabrielli: "Anche voi un po' figli delle stelle" (VIDEO)

In 456 hanno giurato fedeltà alla Repubblica alla presenza delle autorità cittadine e del Capo della Polizia. Il 206esimo corso è stato intitolato alla memoria di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego

Hanno giurato oggi fedeltà alla Repubblica italiana gli allievi agenti della Polizia del 206esimo corso, quest'anno intitolato agli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, uccisi durante la sparatoria in Questura lo scorso 4 ottobre. La cerimonia ha avuto luogo al “Palachiarbola” stamattina, venerdì 29 settembre, alla presenza le famiglie Rotta e Demenego, a cui è andato il commosso saluto di tutti gli allievi e del capo della Polizia Franco Gabrielli, presente per l'occasione insieme al direttore Centrale per gli Istituti di Istruzione della Polizia di Stato Maria Luisa Pellizzari e le autorità cittadine presenti tra cui il Questore Giuseppe Petronzi, il prefetto Valerio Valenti, il sindaco Dipiazza e i primi cittadini di alcuni comuni limitrofi insieme ai comandanti delle altre forze dell'ordine. 

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La dichiarazione del capo della Polizia

456 i frequentatori provenienti da varie regioni d'Italia, di cui 425 uomini e 31 donne, che hanno pronunciato il toccante giuramento. “Non è una vuota liturgia ma un gesto scritto nella nostra carta costituzionale” ha dichiarato Gabrielli, rinnovando il suo ringraziamento alla città di Trieste: “Per noi è stata una tragedia perdere due giovani colleghi, ma la vicinanza di questa straordinaria città ha lenito in parte il nostro dolore. I suoi abitanti non sono molto inclini a manifestazioni che in altre parti d'Italia sono più consuete, e questo dà ancora più il senso della vicinanza che abbiamo sentito. Grazie anche a questi straordinari colleghi che hanno voluto intitolare il corso a Pierluigi e Matteo i quali, tra le altre cose, ci hanno lasciato un video in cui trasmettevano con il sorriso la gioia della loro età e la passione per questo lavoro. Penso che questi ragazzi non possano avere viatico migliore e spero ne traggano ispirazione per sentirsi, anche loro, un po' 'Figli delle stelle'”.

“Il loro lavoro -  ha continuato il Capo della Polizia di Stato – dovrà essere improntato alla massima responsabilità, le persone non ci apprezzano se siamo liberi pensatori ma se siamo presidio di legalità. Abbiamo la fortuna di avere radicate organizzazioni sindacali e le modalità con le quali ogni rappresentante può far valere la propria ragione avviene con modalità che rendono la nostra amministrazione all'avanguardia. Al contrario dare sfogo ai propri pensieri non necessariamente collima col giuramento che abbiamo fatto”.

Le polemiche sulla circolare

In particolare, relativamente alle polemiche sorte nelle ultime settimane sulla sua circolare per regolamentare il comportamento degli agenti sui social, Gabrielli ha dichiarato “mi sembra fuori luogo che si sia gridato a forme di limitazione del pensiero, vorrei ricordare a questi scienziati del diritto che la circolare non ha nessuna incidenza sulle norme primarie e secondarie ma richiama norme che già esistono. Più che dare sfogo a liberi pensieri inviterei tutti a studiarsi un po' di diritto”.

Premiazioni

Nel corso della cerimonia sono stati premiati i migliori tre Agenti che si sono contraddistinti durante il percorso formativo: Naide Bosco, Costanzo Calderone e Marco Cardillo. Riconoscimenti anche per coloro che si sono contraddistinti nelle tecniche operative, nel tiro e nella difesa personale: rispettivamente Matteo Marro, Vincenzo Villico e Carmine Rotundo.

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