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Cronaca

Guardia di Finanza: a Trieste 35 evasori totali

Non solo prevenzione contro i fenomeni di criminalità organizzata in ambito economico e finanziario, ma anche indagini a tutto campo, controlli approfonditi nella Pubblica amministrazione perché il denaro dei contribuenti sia ben speso. La Guardia di Finanza rimane un baluardo per la legalità della nostra città e del nostro Paese


Le attività della Guardia di Finanza nel campo della sicurezza economico-finanziaria del Paese, sono sempre di più tese alla individuazione dei fenomeni evasivi di grande importanza, attraverso verifiche e controlli nei divers isettori economici, comprese le accise e i tributi doganali, gli interventi e le indagini nei confronti delle diverse categorie di contribuenti e dei fenomeni evasivi più diffusi e pericolosi, quelli contro il gioco e le scommesse illegali e il controllo economico del territorio.

Fondamentale è  la prevenzione e repressione nella Spesa pubblica e il corretto impiego delle risorse finanziarie, che comprende le attività svolte per la prevenzione e repressione delle truffe in danno dei finanziamenti nazionali, comunitari e a carico dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali, ivi comprese quelle relative alla spesa sanitaria e alle prestazioni sociali agevolate, nonché le indagini nel settore della corruzione e degli altri reati contro la Pubblica Amministrazione e gli accertamenti in materia di danni erariali.

Obiettivo strategico il contrasto alla criminalità economica e finanziaria, in cui confluiscono gli accertamenti patrimoniali antimafia, gli approfondimenti delle segnalazioni di operazioni sospette, i controlli e le ispezioni antiriciclaggio, i controlli sulla circolazione transfrontaliera di valuta, gli interventi a contrasto della contraffazione e della vendita di prodotti insicuri e pericolosi, le investigazioni riguardanti i reati societari, fallimentari, finanziari e la responsabilità amministrativa degli enti.

Un’attività connessa alla tutela dell’economia sana, leale, che contribuisce a sostenere il percorso di crescita e di affermazione della competitività del Paese: un’azione di servizio, quella del Corpo, attuata anche attraverso una più decisa azione di ostacolo all’ingresso degli interessi criminali nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei cittadini onesti. Il Comando Provinciale di Trieste, nelcorso delle attività volte al contrasto delle frodi fiscali e dell’economia sommersa, hanno effettuato 162 verifiche fiscali e 241 controlli. 35 gli
evasori totali individuati e 43 le persone denunciate per reati fiscali. Particolarmente rilevante la lotta agli evasori che in un caso ha portato alla scoperta di una società fittiziamente residente all’estero ma, di fatto, operante in Italia, con notevoli recuperi a tassazione.

Un fenomeno quello dell’estero-vestizione, ritenuto particolarmente sensibile dalla Fiamme Gialle triestine per la naturale collocazione territoriale della provincia giuliana. Nel campo della lotta alla contraffazione ed alla sicurezza prodotti, 37 sono stati gli interventi complessivi, con 16 soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria e la constatazione di 34 violazioni amministrative. Sequestrati quasi 60.000 prodotti, di cui la metà per violazione alle disposizioni del Made in Italy e 16.000 per contraffazione, nell’ambito di operazioni per lo più
condotte dal dipendente reparto portuale (Gruppo Trieste), particolarmente impegnato nello specifico segmento operativo e nel presidio di un settore strategico per l’economica nazionale. 

Nel settore della spesa pubblica, sono stati 8 gli interventi effettuati d’iniziativa o su delega della Corte dei Conti, con la segnalazione di 113 persone per complessivi danni erariali pari a oltre 7 milioni di Euro. 50 gli interventi in materia di prestazioni sociali agevolate, di cui 21 (quasi il 50%) con esito irregolare mentre nel campo dei controlli sui ticket sanitari 12
sono stati gli interventi, tutti con esito irregolare (100%). Nel campo della lotta al contrabbando in genere, sono stati sequestrati oltre 13 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e 231.300 litri di gasolio, illecitamente introdotti nel territorio nazionale. Denunciati 72 soggetti, di cui 30 tratti in arresto. Quest’ultimo settore operativo è stato tra i più rilevanti della scorsa annualità, con un aumento sia dei sequestri di sigarette (+151%: nel 2013 i sequestri ammontavano a 5 tonnellate) che degli oli minerali (+ 11635%: nel 2013 gli oli minerali sequestrati sequestrati ammontavano a solo 1.971 litri).

Per quanto riguarda il traffico illecito delle sostanze stupefacenti, in diverse operazioni condotte dalle Fiamme Gialle di Trieste sono stati sequestrati oltre 538 kg tra droghe pesanti e droghe leggere. Denunciati 42 soggetti, di cui 17 tratti in arresto. Di rilievo, nel campo della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, l’individuazione di un soggetto straniero destinatario di un ordine di carcerazione per l’esecuzione di un omicidio commesso sul territorio nazionale. L’arresto si inserisce in un più ampio quadro di un articolato presidio dei valichi confinari che ha portato ad ingenti sequestri di tabacchi e gasolio nonché l’individuazione di valuta illecitamente introdotta/esportata nel/dal territorio nazionale. Ammonta ad oltre mezzo milione di Euro il danaro contante intercettato nell’anno 2014.

I controlli sulla corretta emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale sono stati pari a 3028, di cui 353 con rilievi, con percentuali lievemente superiori a quelle del precedente anno. nel 2014 sono stati oltre 20 i provvedimenti di chiusura – per recidiva nella violazione - adottati sulla base di segnalazioni della Guardia di Finanza di Trieste nel corso dell’azione di controllo del territorio, efficacemente eseguita anche grazie all’ausilio delle banche dati che permettono ispezioni sempre più mirate. Più di 160 segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità 117, a cui sono conseguiti riscontri e controlli i cui esiti sono confluiti, in parte, nella odierna rendicontazione.

Denunciate 11 persone per reati fallimentari e/o societari e 34 per reati contro la pubblica amministrazione, per la maggior parte per il reato di peculato. Condotti accertamenti su 80 segnalazioni per operazioni sospette nel campo della lotta al riciclaggio di danaro proveniente da attività illecite, i cui esiti hanno consentito anche lo sviluppo di mirate attività di polizia tributaria. Ammonta ad Euro 1.500.000 l’importo accertato per le violazioni in materia di riciclaggio. Un’attività che esalta le capacità del Corpo di adottare strategie investigative trasversali con le quali, con la medesima attività di servizio, vengono intercettate diversi comportamenti illeciti, quali evasione fiscale, truffa, reati societari e contro la Pubblica Amministrazione. Eseguiti 33 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti connessi alla criminalità economica che hanno consentito proposte di misure patrimoniali antimafia per oltre 3 milioni di Euro.

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