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Cronaca

Vigilante senza paga da tre mesi: «Ho un figlio piccolo e non so come fare»

La denuncia di un dipendente dell'istituto di vigilanza Unita Fortior di Trieste, costretto a lavorare da mesi senza paga

«Costretto a lavorare anche 14 ore al giorno senza percepire una paga da tre mesi», è la denuncia di un vigilante dell'istituto Unita Fortior, che da più di un anno si trova in stato di gravissima crisi finanziaria»

«Ho un figlio e non so come fare a vivere, mi hanno staccato anche la corrente elettrica e se non si fa qualcosa se le Istituzioni non si fanno carico di questa situzione io non so nemmeno come dar da mangiare a mio figlio»

«Tre mesi fa la Unita Fortior mi ha promesso l'assunzione e la relativa paga, che dovrebbe essere una cosa normale in uno Stato civile quando una persona lavora. Io ho speso 1300 euro di tasca mia per prendere  un porto d'armi, comprare una pistola e richiedere il Decreto alla Prefettura. Ho cominciato a lavorare anche 14 ore al giorno con impegno e abnegazione, dopo aver giurato alla Repubblica e rischio la vita ogni notte», dice con la voce rotta dallo sconforto per poi continuare.

«Ora mi trovo in una condizione paradossale, devo continuare a lavorare gratis perché se mi licenzio o se mi licenziano, perdo il porto d'armi, i titoli e la possibilità di lavorare come vigilante. È inconcepibile che in uno Stato di diritto avvengano queste cose, chiedo alle Istituzioni di intervenire prima possibile. Prima che mi ritrovi in mezzo  a una strada con un bambino piccolo. Solo per aver fatto il mio dovere ed essermi fidato di un datore di lavoro». 

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