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Cronaca

"I comuni della Regione non possono essere usati come ricettacolo per clandestini»

Intervento del consigliere regionale della Lega Barbara Zilli: «Dietro la dicitura meno allarmante di migranti si nascondono spesso dei clandestini»

«Contesto l'arrivo di nuovi migranti nel nostro territorio. Ribadisco che, purtroppo, dietro la dicitura meno allarmante di migranti si nascondono spesso dei clandestini. E condanno le modalità con cui questi vengono smistati nei singoli territori comunali. Fatico a comprendere il concetto di profughi ospiti a sorpresa. Se sono previsti nuovi arrivi, è doveroso che amministratori e cittadini vengano
informati in tempi adeguati, e possano esprimere un parere, anche negativo, rispetto all'opportunità di ospitare persone che possono compromettere l'equilibrio del tessuto sociale locale».

Così Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, annuncia una nuova interrogazione sull'arrivo dei migranti in Friuli Venezia Giulia.

«Il numero di migranti arrivati in Friuli Venezia Giulia cresce progressivamente. Purtroppo, lavoro e occupazione continuano a latitare. Che senso ha continuare ad accogliere persone che non siamo nelle condizioni di curare adeguatamente?»

Ancora Zilli: «Risulta fortemente indigesta l'opacità con cui viene gestita tutta la vicenda. Noi chiediamo chiarezza su numeri, modalità di smistamento e programmi. Come pensa di gestire questa emergenza la Regione? Sono 1.500 i richiedenti asilo arrivati in questa regione? Quanti hanno una ragione effettiva per chiedere asilo politico?»

Zilli chiude: «Spazio per nuovi arrivi non ce n'è. Ma, soprattutto, non accettiamo prese in giro: i comuni del Friuli non possono essere usati come ricettacolo per clandestini. Non esiste che i clandestini diventino ospiti a sorpresa, a carico dei cittadini. Chiediamo alla Regione di tutelare gli interessi della comunità locale, non di subire supinamente decisioni prese altrove».

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