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Cronaca

Il dolce tipico di Trieste? "Le Teresiane". È gara per inventare il pasticcino simbolo della città

Una giuria selezionatissima sceglierà il miglior prodotto che punterà a diventare il simbolo della città

Fave, pinza, presnitz e putizza hanno ricevuto di recente il marchio dei "dolci tipici triestini" grazie a un'operazione della Camera di Commercio di Trieste, ma un dolce che rappresenti la città, come per le esempio le palle di Mozart per Salisburgo, ancora non esiste. Ecco dunque che Promotrieste, Fipe, Confartigianato, Sdgz-Ures e Confcommercio, hanno deciso di mettere insieme le forze per un progetto che dia vita ad un pasticcino che rappresenti questo territorio, un dolcetto che possa diventare uno strumento per veicolare i sapori di Trieste, le contaminazioni culturali e alimentari e al tempo stesso rappresenti un primo esempio del coinvolgimento degli operatori artigiani del settore in un percorso enogastronomico legato alla storia e alla cultura della città: "Le Teresiane", in onore dei 300 anni dalla nascita di Maria Teresa d'Austria e nell’ambito del progetto di promozione turistica e culturale “Una Donna è Trieste”.

Le caratteristiche

Al concorso possono iscriversi le aziende artigiane con sede in provincia di Trieste e iscritte alla Camera di Commercio della Venezia Giulia: le iscrizioni dovranno pervenire entro il 12 gennaio 2018 inviando una mail all'indirizzo info@promotrieste.it. Assieme ai rappresentati dei panettieri-pasticceri è stato stabilito quali dovranno essere le caratteristiche del pasticcino:

  • dovrà essere ispirato alla tradizione mitteleuropea;
  • ogni porzione dovrà avere un peso massimo di 150 grammi;
  • per la sua preparazione andranno utilizzati solo prodotti naturali, senza conservati, coloranti e additivi di ogni tipo;
  • dovrà risultare di facile confezionamento;
  • dovrà avere una scadenza minima di sette giorni.

La Giuria

La giuria sarà composta da professionisti del settore e giornalisti gastronomici e assegnerà un punteggio valutando:

  • gusto;
  • replicabilità;
  • qualità degli ingredienti;
  • attinenza con il tema proposto;
  • estetica;
  • possibilità di confezionamento.

La scelta da parte della giuria avverrà in forma pubblica il 27 gennaio 2018; i giudici assaporeranno i dolci senza essere a conoscenza di chi ha preparato i singoli pasticcini. In occasione della gara ogni partecipante dovrà presentare 50 pezzi e allegare una scheda tecnica che indichi nei dettagli la ricetta. Nel corso della competizione i pasticcini verranno offerti anche al pubblico chiamato ad assistere all'evento. Al termine delle valutazioni e a classifica stilata verrà reso pubblico il nome del pasticcere al quale fa riferimento il dolce vincitore.

Il vincitore e il marchio "Le Teresiane"

Il vincitore del concorso avrà l'obbligo di condividere la sua ricetta con i colleghi al fine di rendere più popolare possibile il pasticcino, garantendone così una capillare diffusione, ma avrà diritto a esporre una targa che verrà realizzata da Promotrieste che attesta la paternità della ricetta. Fipe Trieste registrerà il marchio "Le Teresiane" e rilascerà licenza d'uso gratuitamente a chi ne farà ufficialmente richiesta e nel confezionamento i pasticceri accreditati avranno facoltà di utilizzare il logo "Una Donna è Trieste". Il logo "Le Teresiane" verrà realizzato dopo l'esito della competizione, tenendo conto delle caratteristiche del dolce vincitore. Confcommercio e Fipe si impegneranno a promuovere la commercializzazione e la proposta de "Le Teresiane" negli esercizi pubblici e commerciali della provincia; Promotrieste coinvolgerà gli albergatori nella promozione del prodotto.

Ovviamente una commissione nominata dagli organizzatori controllerà che nel tempo chi utilizza il marchio "Le Teresiane" si attenga alla preparazione del prodotto originale. 

Progetto comune

«Un'idea è geniale - ha detto Antonio Paoletti -. Come Camera di Commercio siamo molto vicini a queste iniziative e abbiamo già istituito il dolce tipico. Sembrerebbe poi che austriaci e tedeschi abbiano riscoperto la loro vecchia città dell’Impero: sfruttiamo il più possibile questo momento favorevole». «Con "Una donna è Trieste" vendiamo, non solo una città, ma un’esperienza, e l’aspetto gastronomico ha una rilevanza importante», ha sottolineato il presidente Promotrieste Umberto Malusà. «La prima volta che siamo riuniti tutti insieme in un progetto - ha aggiunto il presidente Fipe Bruno Vesnaver -. È molto stimolante che le varie associazioni comincino a collaborare. Un’iniziativa che dobbiamo far funzionare, deve diventare il simbolo di Trieste, il pasticcino di Trieste». «Una grande operazione di marketing territoriale e noi ci metteremo il nostro per sponsorizzare l’iniziativa con i nostri operatori che “manipolano” l’alimentare - ha spiegato il direttore di Confartigianato Enrico Eva -. Il cittadino ha si bisogno di futuro, ma anche di riscoprire la tradizione. Importante che le quattro associazioni di categoria si siano messe in rete con la Camera di Commercio». «Sono lontani in tempi in cui le associazioni lavoravano ognuna per conto suo. In questi ultimi anni abbiamo assistito a una serie di iniziative che ci mettevano in rete e qui stiamo parlando di un’iniziativa a cui devono partecipare tutti gli attori del territorio», ha sottolineato il direttore Ures Andrea Sik. «Quando mi hanno chiamato per questa iniziativa mi si è acceso il cuore: questa iniziativa da la possibilità anche al più piccolo artigiano di diventare importante per la propria città» ha concluso Paolo Fontanot, in rappresentanza dei panificatori di Confartigianato . 

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