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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il Tram "scalpita", ma «attendiamo il nulla osta Ustif». Bucci: «Servizio costoso, ma simbolo di Trieste»

Il presidente dell Trieste Trasporti punta al «patrimonio dell'Unesco»

Si avvicina l'anno di inattività del Tram di Opicina. Lo storico servizio è fermo da quel drammatico 16 agosto dell'anno scorso quando due vetture si sono schiantate per motivi ancora al vaglio della magistratura. Da allora il Comune e la Trieste Trasporti si sono attivati per ripristinare prima possibile la linea tanto cara ai triestini, ma amato anche dai turisti. 

«Noi quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto, ma finchè non c'è nulla osta Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) non possiamo stimare la data di ripristino del servizio - ha spiegato l'amministratore delegato Trieste Trasporti Aniello Semplice -; nel momento in cui lo avremo ci prenderemo 7 giorni di pre esercizio».

«Il Tram è un servizio costoso e forse la linea più passiva della società, ma è uno dei simboli della città e a prescindere dal costo verrà confermato e riqualificato - ha ribatito l'assessore al Turismo Maurizio Bucci -. Sarà sempre un servizio pubblico, ma verranno istituite giornate sperimentali con costi diversi e dedicati al turista a cui proporre un'esperienza emotiva unica; noi non venderemo un trasporto, ma un servizio turistico: persona a bordo con costume d'epoca che racconti la storia, un raccordo con visita alla Grotta Gigante, magari poi anche un'offerta di prodotti tipici. Il problema del turista non sono tanto i costi ma la qualità e professionalità del servizio, su questo sono molto preciso e perfezionista».

«Pensando all'unicità del mezzo, poichè non esistono di simili in Europa, il mio sogno sarebbe farlo diventare patrimonio dell'Unesco  - ha detto il presidente Pier Giorgio Luccarini -; è il mio sogno, ma non credo sia una grandissima fantasia con una volontà politica comune».

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