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Cronaca

Incendio a Grado: i Sindaci dell’Isontino a sostegno della presenza dei vigili del Fuoco

Risultato dell’incontro organizzato dai coordinamenti provinciali CGIL, CISL, UIL dei Vigili del Fuoco di Gorizia, tenutosi a Grado in aprile alla presenza del Prefetto Marchesiello

A seguito dell’incontro organizzato dai coordinamenti provinciali CGIL, CISL, UIL dei Vigili del Fuoco di Gorizia, tenutosi a Grado in aprile alla presenza del Prefetto Marchesiello e di numerosi sindaci del Goriziano, è stata inviata una nota congiunta in cui veniva chiesto l’intervento dell’ufficiale di Governo presso le sedi istituzionali volto a scongiurare il grave disservizio che poteva essere cagionato non solo alla comunità locale ma ai tanti ospiti che ogni anno trascorrono a Grado le loro vacanze se non venisse garantito il servizio stagionale dei Vigili del Fuoco.

Il Sindaco Raugna aveva già espresso al Prefetto forte preoccupazione in una nota risalente a qualche mese fa, proprio a seguito dei tragici episodi avvenuti all’Hotel Plaza e in laguna in cui perse la vita il maestro Aldo Marocco. Nella lettera Raugna ricordava che Grado, con decreto del Ministero dell’Interno del 31.07.2015, è stata individuata come sede di distaccamento permanente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e che a tutt’oggi è ancora classificata come distaccamento S.D.R., senza dotazione organica dedicata sebbene per la propria conformazione territoriale necessiti di un servizio di indispensabile prossimità.

La carenza di organico è comunque un problema che interessa tutti i territori della provincia di Gorizia, e a questo proposito è diretto anche l’appello dei Sindaci che hanno sottoscritto la lettera assieme a Raugna, ovvero Daniele Sergon di Capriva del Friuli, Fabio Vizintin di Doberdò del Lago, Diego Bernardis di Dolegna del Collio, Rodolfo Ziberna di Gorizia, Linda Tomasinsig di Gradisca, Anna Cisint di Monfalcone, Elisabetta Feresin di Mossa, Livio Vecchiet di Ronchi dei Legionari, Claudio Fratta di San Canzian d’Isonzo, Franca Padovan di San Floriano del Collio, Riccardo Marchesan di Staranzano, Enrico Bullian di Turriaco e Claudio Deffendi di Villesse (ma ancora altri, come Savogna, Sagrado e Fogliano di Redipuglia hanno manifestato il loro sostegno a Grado).

Oltre alla questione del personale per Grado vi è anche quella della sede, oggetto di concertazione tra l’amministrazione gradese e le organizzazioni sindacali. Tra le aree individuate vi è la Schiusa, vicino alla sede della Protezione Civile, oppure Marina Le Cove, entrambe con un approdo a mare fondamentale per i soccorsi in laguna. Dichiara il Sindaco Raugna: «Di recente il Consiglio Comunale di Grado ha approvato un emendamento proposto da Luciano Cicogna del PD per l’individuazione di un’area adeguata ad ospitare una nuova caserma, ma senza una pronta risposta da parte dello Stato per l’assunzione di nuovo personale rischia di trasformarsi in una scatola vuota ancor prima di essere progettata». E prosegue: «Grazie ai miei colleghi Sindaci per aver preso parte all’appello e al Prefetto per essersi fatto parte attiva per trovare quanto prima una soluzione strutturale del problema».

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