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Cronaca

Incidenti, cappottamenti e mancate assicurazioni e revisioni: intervista al comandante della Polizia locale

Molti i punti trattati da Sergio Abbate che raccomanda prudenza, attenzione, rispetto delle regole e invita a considerare che sulla strada non siamo tutti uguali: pedoni, ciclisti e motociclisti sono i soggetti deboli della strada

Dopo i dati Istat che davano un mostravano un aumento degli incidenti e dei feriti a Trieste (con un calo delle morti, forse, purtroppo, smentito dai successivi tragici sinistri di viale Miramare e via Revoltella) e il crescenti fenomeni di "auto cappottate" e "mancate revisioni e assicurazioni", abbiamo ritenuto di intervistare il corpo che più di tutti ha il polso della situazione (rilevando al 31 ottobre di quest'anno già oltre 1500 incidenti): la Polizia locale e il suo comandante Sergio Abbate.

Di oggi i dati Istat sugli incidenti che rivelano un aumento dei sinistri e feriti (per fortuna un calo dei morti) nella Provincia di Trieste: facendo riferimento a quello che è il vostro territorio, in che modalità la Polizia locale è impegnata nella prevenzione?

EDUCAZIONE ALLA MOBILITÀ - La sicurezza stradale è per la Polizia locale uno degli impegni prioritari e lo perseguiamo con azioni concrete: l'educazione alla mobilità innanzitutto. Entrare nelle scuole materne, nelle scuole primarie e via via fino alle classi dei maturandi ci permette di dare un imprinting alle giovani generazioni trasmettendo loro la cultura della sicurezza e della legalità perché possa diventare un pilastro della loro vita adulta. Adottiamo la metodologia del gioco per i più piccoli, a scuola, nelle strade della città e nel campo scuola, parte integrante della nuova caserma San Sebastiano: una mini città che il bambino può percorrere con macchinine elettriche rispettando i segnali, il semaforo e le indicazioni dei "vigili" loro coetanei. Sempre sotto l'attenta supervisione del nostro personale, motivato e preparato.
Per i più grandi proponiamo invece l'esperienza di guida virtuale e la "peer education" (l'educazione proposta da un gruppo di ragazzi adeguatamente preparati, ai loro compagni coetanei) avvalendoci della collaborazione altamente qualificata di ACI e Ufficio scolastico regionale. Un'attività che si traduce in 282 ore di lezione a 1679 studenti di ogni ordine e grado.

CONTROLLI - Ma la prevenzione passa anche dai controlli sui mezzi in circolazione, sui conducenti e sui comportamenti più pericolosi. Il Nucleo tecnologie stradali occupa un posto cruciale nell'organigramma perché coordina le postazioni di controllo stradale e gestisce le sofisticate strumentazioni che ci aiutano nel nostro lavoro quotidiano: parlo di etilometro, telelaser, FTR per la rilevazione del passaggio col rosso, strumenti per il controllo del traffico pesante; ultimo in ordine di arrivo - ma non meno importante - il Targa system che ha segnato una svolta nei controlli stradali.
Gli automobilisti indisciplinati fermati dalle nostre pattuglie, lo scorso anno sono stati 6838: quasi 2500 sono passati col rosso, 1500 hanno infranto il limite di velocità e 660 erano senza revisione; queste sono le violazioni più frequenti ed è fin troppo evidente il rischio ad esse correlato. Specifico che questi sono numeri dell'anno scorso: quelli del 2016, che presenteremo a breve in occasione del Santo Patrono della Polizia Locale, il 20 gennaio, grazie al Targa System faranno emergere anche un altro aspetto importante della prevenzione: la copertura assicurativa.

Notiamo un sempre maggiore numero di contestazioni da parte dei vostri "pattuglioni" ad automobilisti sprovvisti di assicurazione e/o revisione del veicolo: vogliamo ricordare la gravità di queste violazioni e come vi state impegnando per sensibilizzare o prevenire questo fenomeno?

REVISIONI - Come accennavo poco fa, la sicurezza stradale è fatta, sì, di comportamenti corretti e prudenti alla guida ma implica anche veicoli sicuri e protezione economica in caso di incidente; mi riferisco alla revisione e all'assicurazione del veicolo due obblighi di legge strettamente legati alla sicurezza: circolare senza la revisione può essere indice di scarsa efficienza del veicolo e quindi la sua potenziale pericolosità. Non a caso il Codice della Strada, oltre alla sanzione pecuniaria, prevede il divieto di circolazione fino al superamento della revisione. Non trascuriamo poi i contraccolpi assicurativi in caso di incidente: la compagnia assicuratrice risarcisce il danno ma può esercitare il diritto di rivalsa sull'assicurato, se il veicolo non è revisionato. In parole povere, chiederà indietro i soldi versati all'altra parte.

ASSICURAZIONI - Ancor più grave è la circolazione senza assicurazione RCA per le conseguenze economiche che ne derivano, sempre in caso di sinistro; e, purtroppo, l'assenza di assicurazione è una delle cause più frequenti di fuga e omissione di soccorso negli incidenti. Con le conseguenze penali che ne derivano quando riusciamo a risalire al responsabile (e succede spessissimo!) Ma pur limitandosi al mero aspetto economico, anche l'incidente più banale comporta costi sostanziosi. Chi subisce un danneggiamento (o peggio) da un veicolo senza assicurazione, si vede negato il diritto al risarcimento immediato; forse potrà essere risarcito solo dopo un lungo processo; chi causa l'incidente e non è assicurato dovrà affrontare le spese legali di una causa in Tribunale e pagare di tasca sua i danni. Un incidente con feriti - non necessariamente gravi - può portare intere famiglie sul lastrico. Non voglio fare allarmismi, è una realtà oggettiva di quello che può succedere. Per questi motivi l'assicurazione è obbligatoria e l'inosservanza è punita severamente.

TARGA SYSTEM - Da quest'anno però abbiamo lo strumento che ci permette di effettuare controlli veramente incisivi e che, sono certo, contribuiranno a cambiare la mentalità delle persone su questo versante: sto parlando ovviamente di Targa System, il sistema di riconoscimento di targhe studiato per i controlli stradali delle forze dell'ordine: in pochi decimi di secondo è capace di rivelare la mancanza di assicurazione o di revisione dei veicoli in transito. Una vera rivoluzione in questo campo. Prima le sanzioni erano casuali, quasi un calcolo delle probabilità sul numero dei controlli effettuati; ora invece possiamo fermare a colpo sicuro il mezzo in difetto. Anche Polstrada e Carabinieri operano sulla stessa linea, avendo ricevuto due dei nostri strumenti. Come ho detto poco fa, le violazioni per mancata revisone e assicurazione stanno aumentando, ed è bene che gli automobilisti non in regola lo sappiano e provvedano subito: non dovranno pagare sanzioni salate ma soprattutto contribuiranno a rendere le strade più sicure.

Il 2016 segna un record negativo per quanto riguarda i cappottamenti delle vetture (con quasi una media di tre al mese): quali sono i motivi alla base di questa tipologia di incidenti?

CAPPOTTAMENTI - In effetti il dato ci ha sorpreso: direi che la velocità sia la causa principale, abbinata magari all'inesperienza, all'imprudenza o a condizioni psico-fisiche non ottimali; tutti fattori che possono indurre a manovre pericolose o errate, in tratti stradali a rischio - si pensi ad esempio ad un tratto curvilineo, in pendenza o all'asfalto bagnato -. Non escluderei anche le condizioni tecniche del veicolo che non permettono prestazioni ottimali. E voglio puntare l'accento, soprattutto in questi casi, sui sistemi di ritenuta che fanno davvero la differenza negli incidenti. Indossare le cinture - anche sui sedili posteriori - deve diventare una sana abitudine naturale, così come allacciare i nostri bambini ai corretti sistemi studiati per le loro proporzioni: è un gesto di amore e di rispetto per la vita che cresce. In questa prospettiva - salvaguardare la propria vita e quella di chi ci è più caro - le sanzioni e i punti in meno sulla patente diventano veramente un argomento minore.

RACCOMANDAZIONI - Le raccomandazioni sono sempre le stesse: prudenza, attenzione, rispetto delle regole. Che significa anche non guidare ubriachi o sotto l'effetto di sostanze psicotrope; oppure mettersi alla guida di veicoli efficienti ed assicurati. Ma mi raccomando anche di considerare che sulla strada non siamo tutti uguali: alcuni sono più vulnerabili di altri. Bisogna crescere ancora nella consapevolezza di questa cosa: pedoni, ciclisti e motociclisti sono i soggetti deboli della strada. Mi appello ad essi innanzi tutto perché adottino i comportamenti necessari a difendere la priopria incolumità; ma in misura maggiore mi rivolgo ai conducenti dei mezzi più "robusti" perché tengano sempre a mente la gravità dei danni che possono cagionare a queste categorie e li invito ad avere un occhio di riguardo e attento, capace di prevenire situazioni pericolose. Un esempio fra tutti, perché il dolore dell'ultimo incidente mortale è ancora forte, ricordarsi sempre di rallentare in prossimità delle strisce e fermarsi per lasciare passare i pedoni. Sempre.

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