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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Lo "scandalo" del kebab furlan, Shaurli: «Vi spiego cosa è successo»

L'assessore regionale alle Risorse agricole Cristiano Shaurli su quello che sembra essere diventato un caso "politico", il cosiddetto "kebab furlano"

Lo "scandalo" del "kebab furlan" sembra assumere toni sempre più sensazionalistici, tanto che l'assessore regionale alle Risorse agricole Cristiano Shaurli ha deciso di «spiegare con toni pacati quanto accaduto: la Regione insieme a SlowFood ha deciso di partecipare al Salone del Gusto-Terra Madre, ha coinvolto decine di produttori che erano a Torino per presentare con orgoglio i presidi SlowFood regionali e le nostre eccellenze (da l'aglio di Resia alla cipolla di Cavasso al figomoro di Caneva, ecc...) in questo contesto alcuni chef hanno creato dei panini (anzi dello street food per usare inglesismi di moda meno criticati) sempre con prodotti regionali dandogli un nome di fantasia anche perché per la prima volta il Salone del Gusto non si teneva alla fiera ma al parco del Valentino con un afflusso di persone diverso e più veloce».

«Vicino al nostro spazio c'era il Consorzio del San Daniele che offriva anche il Montasio ed aziende regionali che offrivano il nostro prosciutto ma anche la gubana ecc. Ciò semplicemente per spiegare il contesto ed il nostro investimento che credo, e ringrazio SlowFood, abbia trovato l'apprezzamento del pubblico e dei nostri produttori. In mezzo quindi a decine di eccellenze proposte e fatte conoscere si è evidenziata la scelta di un nome (ovviamente pochi di quelli che "sparano", forse nessuno, hanno visto e visitato il Salone del Gusto) su cui certo si può discutere ma fatta da un cuoco per presentare una sua creazione e ciò che davvero mi dispiace e che non accetto è che con questa "polemica" si immagini una Regione che abbia investito per promuovere un suo Kebab o si immaginino giganti "girarrosti" nel nostro spazio dimenticando invece il grande impegno delle nostre aziende e di SlowFood ed anche la grande promozione fatta ai nostri prodotti più tipici ed autentici!» 

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