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Cronaca

La lettera "segreta" di Arvedi a Comune e Regione: «La riduzione della produzione non è sostenibile»

Il documento è stato reso pubblico dal Movimento 5 stelle e pubblicato su Facebook dal Comitato 5 dicembre: «Il Comune si da la zappa sui piedi a scapito dei cittadini»

«Abbiamo aspettato un po' per commentare le ultime novità, quelle dell'ultimo Consiglio comunale prima della pausa estiva che la politica si prende anche se l'inquinamento e i problemi in vacanza non ci vanno e il presidio è al 40esimo giorno. Hanno fatto bene il Movimento 5 stelle a presentare la mozione: è servita a smuovere un po' la palude torbida che il sindaco in modo del tutto auto-lesionistico sta creando intorno alla questione Ferriera. Va capito il motivo per cui il comune continui a darsi la zappa sui piedi e a procrastinare».

Così il Comitato 5 Dicembre, che continua il suo presidio permanente spostatosi da piazza Unità a via delle Torri, commenta gli ultimi avvenimenti sul tema Ferriera: «Si risponde alla mozione dicendo che la perizia che Arvedi ha mandato è asseverata e l'ordinanza è stata ottemperata; invece non è vero: lo dice lo stesso Comune sul suo sito istituzionale (comunicato). Poi - continua la nota del Comitato - arriva dall'azienda una lettera esplosiva che potrebbe sbloccare la situazione e la tengono nascosta rendendola inutile: l'azienda che dice che con i limiti imposti dall'Aia (non da Topolino) non ci sta dentro e chiede di parlare con Comune e Regione dicendo che "ritiene necessario e urgente che le Istituzioni comunichino come procedere in termini risolutivi di quanto imposto dalla diffida al fine di consentire una tempestiva comunicazione ufficiale alle Organizzazioni Sindacali". Tradotto per i comuni mortali significa un cosa tipo: "diteci se togliete la diffida che così possiamo dire ai sindacati che stiano tranquilli"».

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«Il Comune avrebbe dovuto renderla subito pubblica e combinare l'incontro che invece non c'è stato e che il sindaco placidamente annuncia in Consiglio ci sarà forse in settembre con calma - critica il Comitato 5 dicembre -. Avrebbe dovuto esporre pubblicamente questa azienda che dice che con i limiti dell'Aia non va avanti e invece il Comune non l'ha fatto e non lo fa e dobbiamo farlo noi».

«È il momento di fare i conti. Dopo un anno di lavoro, adesso tiriamo le somme perché è giusto che si sappia di preciso quello che è stato fatto dal Comune ma soprattutto quello che non è stato fatto ed è ora di capire perc non sia stato fatto - conclude la nota -. Se il Comune si desse la zappa sui piedi da solo come sta facendo e tutto ciò avesse effetti solo sullo stesso Comune e basta ce ne potremmo fregare, ma dal momento che questi effetti cadono su tutta la città è ora appunto di fare i conti».

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