Sciopero della fame: artigiana triestina solidale con i lavoratori Alcatel-Lucent
L'artigiana si dice seriamente preoccupata per la situazione lavorativa della città e per i circa 800 operai Alcatel che rischiano di perdere il posto di lavoro: «Sono stufa di questo continuo menefreghismo dei cittadini... Mi piacerebbe riuscire a coinvolgere i disoccupati e cassaintegrati-in mobilità»
Adriana Simonovich ha annunciato ieri, lunedì 18 maggio, che avrebbe dato il via al suo personale sciopero della fame per manifestare la vicinanza agli 800 lavoratori (e le famiglie) dell'Alcatel-Lucent che rischiano di perdere il posto di lavoro in seguito alla vendita dello stabilimento triestino all'americanaca Flextronics.
«Sono un'artigiana seriamente preoccupata della situazione lavorativa della mia città, Trieste - ha scritto su Facebook Adriana -. Ci sono circa 800 operai Alcatel che stanno in agitazione e in sciopero per la paura della loro perdita di lavoro. Se anche questi operai saranno dei disoccupati a giorni, Trieste subirà un tracollo. Come artigiana do il mio contributo: da oggi 18 maggio 2015 sono in sciopero della fame per sostenerli. Perchè io come artigiana? Perchè credo fortemente che è tutto una spirale, se gli operai continuano a perdere il lavoro, l'economia non gira. Io come artigiana non lavoro ma neanche la parrucchiera, la commessa, l'impiegato, il dentista, il panettiere, il muratore e via dicendo».
«Non ho parenti che lavorano all'Alcatel, ma sono stufa di questo continuo menefreghismo dei cittadini... e penso alla mia attività... se continuano a perdere il lavoro chi mi garantisce che io avró lavoro?... Vado in giro in città e vedo negozi chiusi... che tristezza... senza parlare di quelle realtà che non vediamo (segretari-pulitrici-ecc)... - ci spiega Adriana Rimonovich -. Mi piacerebbe riuscire a coinvolgere i disoccupati e cassaintegrati-in mobilità a scendere in piazza... un conto è vedere scritti i numeri... altro è vedere la piazza piena di persone con famiglie... non mi pongo limiti...l'altra volta sono riuscita a fare lo sciopero per 20 giorni e comunque scenderó in piazza della Borsa ogni volta che riuscirò...».
Oggi, martedì 19 maggio, Adriana sarà in piazza della Borsa per fare sentire la sua voce.