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Cronaca

Lavoro, in arrivo 276 milioni di euro contro la disoccupazione

Il programma del Friuli Venezia Giulia è stato approvato dall'Unione Europea che ha messo a disposizione alla Regione circa 276 milioni di euro da destinare in via prioritaria a fronteggiare i problemi della disoccupazione, del rischio di esclusione e di povertà

Nel periodo di programmazione 2014-2020 la Regione Friuli Venezia Giulia avrà a disposizione dal Fondo Sociale Europeo (FSE) 276 milioni di euro, che saranno destinati prioritariamente ad affrontare gli aspetti più dolorosi causati dalla crisi economica: disoccupazione e rischio di esclusione sociale e di povertà.

Dopo che di recente la Commissione europea ha approvato il Programma operativo dell'FSE, oggi a Trieste Regione e Parti sociali hanno discusso e dato il via libera alla pianificazione periodica delle operazioni da attuare nel primo triennio.

Azioni per le quali in questa prima fase saranno già messe in campo risorse per un centinaio di milioni. Il Fondo Sociale Europeo è il principale strumento utilizzato dall'UE per accrescere le prospettive occupazionali sia di chi un lavoro lo aveva e lo ha perso, che dei giovani. I fondi a disposizione del Friuli Venezia Giulia sono garantiti per metà dall'Unione Europea, per il 35% dallo Stato e per il restante 15% dalla stessa Amministrazione regionale.

«Serviranno principalmente - spiega l'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti, che ha presieduto il tavolo di concertazione - per rafforzare i percorsi innovativi e le sperimentazioni attuate con il programma 'Pipol', che comprende le iniziative 'Garanzia Giovani' e 'occupabilità'». In sostanza vi sarà, in parte, «continuità con la programmazione precedente».

Ma ci saranno anche novità, quali «un coinvolgimento molto più forte delle parti sociali, dei centri di orientamento, delle Università». E parallelamente gli interventi saranno più concentrati perché «in questo momento di perdurante crisi economica bisogna saper orientare gli interventi verso quelli che danno maggiori risultati». Per cui non mancherà «un attento e costante monitoraggio» di quanto viene fatto.

Sotto il profilo più strettamente tecnico, la Pianificazione approvata oggi è strutturata su cinque diversi assi, di cui i primi tre, strettamente connessi tra loro, sono rivolti a creare occasioni di lavoro, e quindi sostenere l'inclusione attiva anche attraverso adeguati percorsi di formazione e riqualificazione professionale. «In collaborazione con le imprese e il territorio stiamo costruendo percorsi che consentano di favorire le opportunità di occupazione e il ricollocamento», evidenzia Panariti.

È un'attenzione che guarda alle esigenze più immediate, ad esempio di chi non ha più nemmeno un ammortizzatore sociale e, contestualmente, anche al futuro, perché «nella parte che riguarda l'istruzione non mancano percorsi incentrati sui versanti della ricerca e dell'innovazione maggiormente rivolti ai giovani dai percorsi scolastici ed universitari». Si ipotizza che delle diverse iniziative possano beneficiare in molti.

Basti pensare, ad esempio, che «al solo programma Pipol - sottolinea l'assessore - si sono iscritte oltre 20 mila perone. A queste e a tutte le donne e a tutti gli uomini coinvolti intendiamo continuare a dare risposte efficienti, efficaci e organiche». E proprio «per migliorare l'efficacia delle azioni, per perfezionare le prestazioni della pubblica amministrazione», dei cinque assi uno è rivolto al personale della stessa Regione e degli Enti locali per rafforzarne le competenze, mentre un altro prevede l'assistenza tecnica alla concreta gestione del programma operativo.

«Siamo in una stagione di riforme, alla Regione stanno per ritornare le competenze sul Lavoro, che erano state trasferite alle Province». Quindi «soprattutto gli operatori dei Centri per l'impiego saranno riqualificati, anche per migliorarne il raccordo con tutti gli altri 'attori' della rete e potenziare la capacità di utilizzare al meglio le risorse europee e di entrare in sintonia con le norme e i suggerimenti dell'Unione europea», conclude l'assessore al Lavoro Panariti che nel confronto odierno con le Parti sociali non ha mancato di esprimere la propria soddisfazione in quanto il Friuli Venezia Giulia è, in Italia, tra le prime Regioni che si sono viste approvare la propria programmazione del FSE.

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