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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro, da luglio 2015 competenza passa da Province a Regione: nasce l'Agenzia regionale

L'assessore regionale al lavoro Loredana Panariti ha salutato con soddisfazione l'esito positivo del voto consiliare, di parere opposto il commento del capogruppo di AR in Consiglio regionale Renzo Tondo

Con l'approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge regionale n. 91, la Regione riassumerà dall'1 luglio 2015 - dopo un percorso condiviso con le parti sociali e il territorio - le competenze in materia di lavoro e collocamento attualmente esercitate dalle Province, con il trasferimento del personale e delle risorse strumentali assegnate a tali funzioni. Tali funzioni saranno esercitate attraverso una struttura organizzativa denominata "Agenzia regionale per il lavoro", istituita nell'ambito della Direzione centrale competente in materia di lavoro.

L'assessore regionale al lavoro Loredana Panariti, nel salutare con soddisfazione l'esito positivo del voto consiliare, evidenzia come la scelta di istituire l'Agenzia all'interno della già esistente struttura regionale competente in materia di lavoro, sia stata dettata da una pluralità di motivazioni, prima fra le quali la volontà della Regione di valorizzare - nell'ambito delle proprie competenze - le funzioni in materia di lavoro, assumendone in via diretta ed immediata l'esercizio.

Si tratta di un primo passo necessario al miglioramento della programmazione delle politiche del lavoro. In questo senso, l'Agenzia regionale è chiamata a svolgere un fondamentale ruolo di regia pubblica, coordinando altresì la rete dei soggetti attivi sul mercato del lavoro, ricercando una sinergia cooperativa con gli operatori privati accreditati, nonché con gli altri soggetti del privato sociale e gli enti pubblici autorizzati coinvolti nell'erogazione delle politiche attive del lavoro.

La scelta effettuata è quella che meglio si presta - sul piano tecnico ed organizzativo - ad accompagnare (contenendone i tempi di attuazione) il processo di stabilizzazione del personale precario, attualmente in forza alle Province, impegnato nello svolgimento dei compiti in materia di lavoro, nella consapevolezza che si tratta di un patrimonio di competenze che va preservato e valorizzato al fine garantire un livello sempre più elevato di servizi al territorio, alle lavoratrici, ai lavoratori e alle imprese.panariti-2

Fermo restando il processo di istituzione dell'Agenzia nazionale per l'occupazione, previsto dalla legge 183/2014 (c.d. Jobs Act) e ancora in corso di realizzazione, la scelta operata dalla Regione consente nell'immediato di garantire la continuità nell'esercizio delle funzioni in materia di lavoro, fortemente valorizzate sia sul piano politico che su quello operativo.

Una volta istituita l'Agenzia nazionale, l'Agenzia regionale - che in quel momento sarà già pienamente operativa - proprio per la sua flessibilità bene potrà integrarsi con il nuovo soggetto nazionale, fermo restando il presidio del ruolo regionale nell'esercizio di funzioni, come quelle in materia di lavoro, vitali per il soddisfacimento delle esigenze del tessuto sociale ed economico di riferimento.

Di parere opposto e il commento del capogruppo di AR in Consiglio regionale Renzo Tondo: "Oggi abbiamo votato un'Agenzia del lavoro vista e rivista e abbiamo fatto un passo indietro. La maggioranza, nei fatti, ha abdicato al dovere di affrontare con serietà il problema del lavoro. Oggi abbiamo votato un provvedimento che porta in Regione 240 persone e ne stabilizza una cinquantina. Bene per loro, ma nessuna risposta è stata data a coloro che vogliono entrare nel mondo del lavoro e, numeri alla mano, si vedono ora chiusa ogni porta".

"Ricordo - ha precisato Tondo - i mille caschi gialli in piazza Unità a Trieste durante la mia Giunta a indicare la drammaticità della crisi e ricordo anche gli slogan del centrosinistra "ventimila posti di lavoro in meno con la Giunta Tondo". Oggi, con la Giunta Serracchiani, registro che i posti di lavoro non sono aumentati, ma che la disoccupazione lasciata al 6% è ora arrivata all'8%".

"Il lavoro non si crea attraverso agenzie o passaggi burocratici, ma attraverso politiche che diano fiducia ai consumatori e ai
Renzo Tondo Nuovamercati, e abbattendo il cuneo fiscale in modo che le imprese siano incentivate ad assumere. Solo così si crea occupazione"

"Ancora una volta - ha concluso Tondo - questa maggioranza è vittima della propria fretta, tanto che un emendamento chiave per
il provvedimento è stato presentato appena la sera prima
. Fortunatamente, su nostra proposta, si è deciso la settimana scorsa di far slittare questo provvedimento, altrimenti la maggioranza non avrebbe avuto le carte in regola. Dopo la riforma degli Enti locali e il Cal, ancora una volta la nostra opposizione è stata responsabile, costruttiva e non barricadera e ideologica come costume del centrosinistra, che continua a non saper generare occupazione ma solo lavoratori di serie A e di serie B".

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