Mafia Capitale coinvolge anche Trieste: approfondimenti del Comune su una appaltatrice
Richiedere alla cooperativa capogruppo dell'Ati, Aurora Domus, quali fossero i provvedimenti che la stessa intendeva adottare davanti a tale grave evidenza al fine di garantire la continuità del servizio e la salvaguardia dei livelli occupazionali
Il Comune di Trieste, non appena avuta notizia dalla Prefettura di Roma dell’esistenza di una causa interdittiva, ai sensi della cosiddetta "legge Antimafia”, a carico di una società facente parte dell’Associazione Temporanea d'Impresa che gestisce l’appalto per la fornitura di servizi alla persona, alberghieri e di ristorazione presso le strutture residenziali per anziani dell'Amministrazione, ha immediatamente provveduto a richiedere alla cooperativa capogruppo dell'Ati, Aurora Domus, quali fossero i provvedimenti che la stessa intendeva adottare davanti a tale grave evidenza - ottenendo una precisa risposta di volontà di estromissione della società interessata dalla magistratura - al fine di garantire la continuità del servizio e la salvaguardia dei livelli occupazionali, esigenza quest'ultima rappresentata alla Prefettura di Roma.
Si è ritenuto infatti essenziale intervenire subito per eliminare ogni rischio di infiltrazione mafiosa evitando al contempo possibili disagi all’utenza.