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Cronaca

Magistrati brasiliani e italiani allo stage “Nursing abilitante – Trieste libera da contenzione”

Un metodo che si è rivelato efficace nell’incidere positivamente sulla qualità di vita dei cittadini e sulla riduzione dei ricoveri ripetuti

Ha preso il via lo stage “Nursing abilitante – Trieste libera da contenzione”, appuntamento organizzato dalla Direzione infermieristica di Asuits, in particolare dalla dottoressa Maila Mislej, che fino al 31 marzo metterà a confronto i magistrati brasiliani e quelli italiani con i promotori del nursing abilitante triestino. Gli ospiti d’oltreoceano avranno così la possibilità di scoprire il modello di nursing abilitante e d’iniziativa, sviluppato negli ultimi anni dall’ex Azienda per i servizi sanitari n. 1 Triestina, metodo che si è rivelato efficace nell’incidere positivamente sulla qualità di vita dei cittadini e sulla riduzione dei ricoveri ripetuti. Il modello è conosciuto in particolare per aver messo al bando la contenzione; per questo motivo l’Asuits ha ottenuto il prestigioso riconoscimento “Premio Alesini” di Cittadinanza attiva e del Tribunale per i Diritti del Malato nel 2010.

LA CONTENZIONE - «Il presupposto teorico è che la contenzione è un comportamento di sopraffazione, una manifestazione del potere dell'uomo su un altro uomo. La libertà è una condizione necessaria della vita umana - spiega una nota Asuits -. Pertanto eliminare la contenzione è impegno etico, giuridico, deontologico, professionale, scientifico e di buon senso. Trieste vanta, a livello nazionale ed internazionale, di essere considerata città libera da contenzione grazie all’impegno di un gruppo di lavoro interdisciplinare e intersettoriale che ha cercato e trovato la collaborazione di molti interlocutori istituzionali ed eterodossi tanto da aver eliminato tale pratica anche nelle aree più difficili come la medicina d’urgenza, la clinica neurologica e le terapie intensive». Ciò è possibile assicurando al malato, che si trova nella maggior parte dei casi in stato di difficoltà e di confusione, la presenza nell’arco delle 24 ore dei famigliari, nel caso in cui possano essere presenti, e così si è già iniziato a fare. Quando i famigliari sono assenti o numericamente insufficienti, diventa davvero difficile evitare la contenzione perché il malato tende a togliersi i “device”. Per ovviare a queste criticità, dall’ 11 gennaio 2017 la Direzione Infermieristica di Asuits ha costituito assieme alle associazioni di volontariato triestine l’Albo dei volontari art.13 per raccogliere le disponibilità a realizzare turni di presenza nelle 24 ore nei reparti, nei casi in cui ciò diventa necessario. Tale evenienza è imprevedibile sia nel tempo che nella quantità, ma in genere si tratta di pochi casi l’anno. Gli aderenti all’Albo sono una risorsa eccezionale che, integrata con il personale dei servizi, consentirà di evitare la contenzione anche nei rari casi complessi ricoverati. Durante il mese di marzo è stato avviato un percorso di formazione dei volontari aderenti.

NURSING ABILITANTE, IL MODELLO TRIESTINO - Il contratto sociale di intervento sposa la logica tesa ad assumersi le problematiche degli assistiti, con l'obiettivo di restituire loro le redini dell’autogoverno, rinforzando il protagonismo anziché la dipendenza e in questo senso è un modello abilitante. Per dirla in altre parole, il nursing abilitante vuole contrapporsi alle pratiche infermieristiche sostitutive e, per loro stessa natura, disabilitanti. Alcuni esempi: è disabilitante raccomandare all’operatore socio sanitario di imboccare o pettinare il malato se il malato può mangiare e pettinarsi da solo; mettere il pannolone anziché usare la padella o il pappagallo… Il modello esclude la possibilità di sostituirsi alle funzioni del malato/assistito; se il malato mangia lentamente, se si pettina lentamente, se cammina lentamente ecc., è bene che nessuno si sostituisca a queste funzioni che invece vanno sostenute e rinforzate e ciò vale per tutte le funzioni.

In ogni contesto (reparto, servizio, microarea, distretto ecc.) il nursing abilitante attiva/ riattiva funzioni e risorse per promuovere il massimo dell’autonomia possibile o per assicurare una morte dignitosa.  E’ abilitante perché si interroga su come realizzare “follow up” che riducano drasticamente le riacutizzazioni e anche perché addestra i malati e i “care giver” sulle tecniche per liberarli dalla dipendenza del servizio e della prestazione.

Il percorso prevede di suddividere lo stage in 3 fasi di approfondimento:

1.    La prima fase è dedicata all’accoglienza degli ospiti e al loro approfondimento di conoscenze ed esperienze, strutturato in un percorso di formazione sul campo (FSC). La FSC coinvolgerà, nel periodo dal 23 al 31 marzo 2017, ospiti e relatori tra i quali rappresentanti istituzionali della ASUITS, della Regione FVG, dell’Ordine dei Medici di Trieste, medici legali, magistrati dell’area triestina e da fuori Regione, il Gruppo Trieste liberi da contenzione, professionisti sanitari e non delle istituzioni coinvolte. Le visite riguarderanno strutture della ASUITS della componente clinco/assistenziale, come le RSA, le Strutture protette e il Dipartimento di Salute Mentale DSM. Parteciperanno allo stage, oltre agli ospiti, una stima di 40 operatori sanitari (professionisti delle RSA, del DSM) impegnati nelle varie sessioni previste dal programma e individuati tra le strutture oggetto delle visite e degli approfondimenti.

2.    La seconda fase si inserisce negli appuntamenti di martedì 28 marzo presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Cattinara, dedicati principalmente ai responsabili dei diversi livelli organizzativi delle professioni sanitarie. Il tema principale sarà “Il diritto di libertà del proprio corpo”, nel quale si cercherà di approfondire e confrontarsi sul tema della contenzione in una multidisciplinarietà così ricca e allargata.

3.    L’ultima fase prevede un seminario nella giornata del 29 marzo presso la sede dell’Aula A dello Spazio Villas nel parco di S. Giovanni. Un percorso formativo accreditato ECM, che ha l’obiettivo di coinvolgere nel tema della contenzione la magistratura più ampia, l’ambito dei periti, gli ospiti e i professionisti sanitari. Tra i relatori della giornata ci saranno magistrati dell’area triestina e, da fuori Regione, medici legali, il Gruppo Trieste liberi da contenzione e altri ospiti. Il seminario sarà rivolto ad una stima di 60 partecipanti tra professionisti sanitari, magistrati e periti.

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