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Cronaca

Medaglia bronzea del Comune a Lorenzo Pilat

La graditudine del sindaco Dipiazza, in occasione del suo ottantesimo compleanno, a un personaggio partito dal niente

PIL1«Che sia un ricordo indelebile e grazie per quello che hai fatto per la nostra città. Continua così». Con queste parole il sindaco Roberto Dipiazza ha consegnato oggi (lunedì 25 giugno) la bronzea medaglia del Comune al cantautore triestino Lorenzo Pilat, in occasione del suo ottantesimo compleanno, un segno tangibile di stima e apprezzamento per la sua opera di cantante e compositore, che ha sempre interpretato e amato la triestinità.

Alla cerimonia, svoltasi nel salotto azzurro del municipio, sono intervenuti in tanti, dai famigliari agli amici, ma anche rappresentanti del mondo politico ed istituzionale, tra gli altri, l'onorevole Renzo Tondo, il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo, il vicesindaco Paolo Polidori e l'assessore Angela Brandi, nonché i consiglieri comunali Salvatore Porro e Francesco Panteca.

«Hai portato alto il nome di Trieste -ha detto il sindaco- e ti voglio bene anche perché sei diventato un personaggio partendo dal niente». Dipiazza ha auspicato infine di poter vedere un bella serata musicale in piazza Unità o al Castello di San Giusto con Pilat protagonista circondato da tutti i suoi amici.

Visibilmente gratificato da tanto affetto, il maestro Pilat ha preso la sua classica chitarra preferendo la musica ai discorsi e cominciando da “Un artista in cartolina”, canzone che ripercorre la sua vita, ha offerto un piccolo significativo e apprezzato programma sui migliori e più popolari brani della canzone folcloristica triestina. «La musica - ha detto Lorenzo Pilat - è una grande compagnia, un riposo per il cervello ed è riuscita ad allungarmi anche la vita». 

Al di là del valore dei memorabili brani legati alla canzone triestina, Lorenzo Pilat è stato un membro del “clan” Celentano, vincitore del Festivalbar, cantante e autore al Festival di Sanremo con decine di hit (“Fin che la barca va”, interpretata da Orietta Berti; “Nessuno mi può giudicare”, cantata da Caterina Caselli; e “Larosa nera” da Gigliola Cinquetti) e fa fatto parte dei grandi della musica italiana. Pochi sanno infine che la sua fama all'estero è legata alla composizione e all'arrangiamento di colonne sonore di importanti film. Negli anni '80 vince il Grammy Award, uno dei più prestigiosi riconoscimenti degli Stati Uniti, per aver superato il milione di esecuzioni radiofoniche con la canzone "Love me tonight".

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