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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Medico indagato: 9 morti sospette, secondo il Gip indizi per 4

L'accusa avrebbe chiesto gli arresti domiciliari ma il Gip avrebbe ritenuto sufficiente la sospensione dall'attività

Sono 9 le morti sospette sotto esame da parte delle pm della Procura di Trieste Cristina Bacer e Chiara De Grassi: sono state contestate al medico indagato che, secondo l'accusa, avrebbe somministrato ai pazienti sostanze che potrebbero averne causato il decesso.

Visioni diverse

Come dichiara ANSA, per il Gip Luigi Dainotti (come spiegato nell'ordinanza), si parla di "sussistente gravità indiziaria" solo in quattro casi (oltre ad otto episodi di falso), come riportato dalla nota firmata ieri dal Procuratore capo, Carlo Mastelloni. Ma una visione diversa della vicenda tra Procura e Tribunale si evince anche dal fatto che l'accusa avrebbe chiesto gli arresti domiciliari per il medico mentre il Gip avrebbe ritenuto sufficiente la misura della sospensione dall'attività, come approfonditamente motivato nel provvedimento.

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L'avvocato difensore

"Il mio assistito, ora, ritiene doveroso chiarire la propria posizione alla magistratura, verso la quale ripone la massima stima e fiducia": lo ha detto, all'ANSA, Alberto Fenos, difensore del medico goriziano. Per questo motivo "collaborerà con giudici e pm, per dimostrare che il suo operato professionale, voglio ribadire professionale, oggi sotto esame, è stato sempre improntato al rispetto delle leggi, nonché delle regole mediche, deontologiche e soprattutto scientifiche".

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