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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Via Trieste

Mercato ittico in Porto Vecchio "ostaggio" dei 50 milioni del Cipe

Serviranno dai 4,5 ai 6 milioni di euro per il nuovo mercato e il "fish market", Giorgi: «Stiamo lavorando sullo studio di fattibilità del progetto che prevede la formula del project financing»

Preoccupazione e incertezza da una parte (opposizione), sicurezza e visione d'insieme dall'altra (maggioranza). La Commissione Trasparenza convocata dal presidente Roberto De Gioia per affrontare il tema del "trasferimento del mercato ittico in Porto Vecchio" ha svelato diverse notizie "inedite". 

La prima è quella del costo della nuova struttura e soprattutto le modalità di ristrutturazione (o abbattimento e nuova costruzione): «Stiamo lavorando sullo studio di fattibilità del progetto del nuovo mercato ittico che prevede la formula del project financing. Un progetto che passerà per un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro (4,5 milioni per l'abbattimento di un capannone o 6 milioni per la ristrutturazione di una struttura esistente)». Così gli uffici tecnici del Comune, i direttori dell'area Lavori Pubblici Enrico Conte e Sviluppo economico Lorenzo Bandelli.

Resta l'incertezza sui tempi di realizzazione del nuovo mercato ittico nell'area del Porto vecchio (non meno di tre anni a questo punto, dopo che la concessione dell'autorità Portuale per la sede nell'area ex Gaslini è stata prolungata per un anno e mezzo e può essere rinnovata per altrettanti): «La città avrà il suo mercato ittico in Porto vecchio - ha però confermato l'assessore al Commercio Lorenzo Giorgi -. Abbiamo individuato i due magazzini 28 e 30 che si adattano perfettamente alla situazione. Stiamo ancora lavorando al progetto per chiarire alcuni aspetti. L'idea è quella di realizzare un mercato moderno e funzionale. Il contributo statale di 50 milioni servirà per interventi di tipo culturale nell'area, ma non c'entra con la struttura del mercato ittico, ma finchè non avremo il quadro completo degli interventi, non possiamo procedere con il nostro progetto».

L'assessore ai Lavori Pubblici Elisa Lodi ha aggiunto che «gli studi avviati stanno interessando non solo le strutture (sviluppando il progetto degli interni, che potranno poi essere adattati a qualsiasi contenitore, ndr) ma anche le opere a mare». 

Il segretario generale dell'Authority Mario Sommariva ha precisato che «c'è la volontà di collaborare nel percorso con il Comune per arrivare ad una soluzione definitiva, mentre nell'area ex Gaslini l'idea è quella di adibire gli spazi in futuro ad uso commerciale».

Come detto l'opposizione ha manifestato preoccupazione, in primis con il presidente Roberto De Gioia (Verdi-Psi): «Al momento non c'è nulla di concreto»; a lui ha subito replicato di Piero Camber (Fi). «Amministrare non significa andare di corsa, ma procedere con passi piccoli e sicuri. Serve una visione d'insieme». Ha invece rievocato il passato la capogruppo Pd Fabiana Martini: «Le problematiche del mercato ittico risalgono a 15 anni fa e dunque alla prima Giunta Dipiazza. Proprio Dipiazza nel 2008, dopo aver sprecato 7 anni di visione complessiva, ha deciso di realizzare nell'area ex Gaslini la struttura con i pali che ha creato grossi problemi».

Problemi che al momento - ha rassicurato il dirigente Lorenzo Bandelli -, dopo gli interventi estivi, più che palliativi, sono risolti e non dovrebbero causare altri stop imposti dall'Azienda sanitaria (sull'aspetto sanitario) né dai Vigili del Fuoco (sull'aspetto della sicurezza). 

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