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Cronaca

Metodo "Stamina", 12 a giudizio. Andolina: «Sereno per quanto riguarda me stesso»

10.35 - Su Facebook il dirigente medico del Burlo spiega per quali motivi si sente al sicuro

La Procura di Torino ha rinviato a giudizio 12 degli indagati per il caso Stamina, il metodo sperimentale di Vannoni che utilizza le cellule staminali per la cura di malattie rare e senza rimedio. Tra questi c'è anche il medico triestino Marino Andolina, mentre è stata stralciata l'accusa per l'ex dirigente dell'Irccs Burlo Garofolo Mauro Delendi.

Andolina, vicepresidente della Stamina Foundation, comunque non teme per la sua posizione, infatti su Facebook ha scritto che si sente sereno per diversi motivi
Alla fine è stato richiesto il rinvio a giudizio. Da indagato non posso permettermi di criticare l’operato di chi mi indaga, ma mi permetto di rilevare che circa duecento giudici hanno imposto la terapia che un PM considera un atto criminale. I punti salienti del problema sono:
1) la terapia con cellule staminali ha mai prodotto effetti collaterali? La risposta è NO dopo centinaia di iniezioni. Non c’è un solo documento che lo attesti mentre al contrario ce ne sono che li escludono
2) la terapia è inefficace e quindi è una truffa? Anche pochi giorni fa presso la Commissione Sanità del Senato i genitori di alcuni bambini trattati con le nostre cellule hanno presentato i documenti che provano i miglioramenti. Le firme sono dei maggiori esperti del ramo (alla faccia del parere negativo della “comunità scientifica”)
3) nelle provette non ci sono cellule staminali ma detriti cellulari o come è stato detto da un’Autorità dello Stato “olio di serpente”? Lo stesso Ministero ha controllato le provette sequestrate a Brescia e ha definito le cellule “staminali pronte per qualsiasi uso terapeutico”.
Con queste premesse mi sento di dire che sono sereno per quanto riguarda me stesso. Non posso dire altrettanto per i miei pazienti che stanno morendo dopoché un giudice ha imposto la cura a Brescia. Le sentenze di molti giudici sono trattate come carta straccia e per tale inadempienza già venti pazienti sono deceduti. L’Italia non sembra oggi la Patria del Diritto
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L'udienza preliminare è stata fissata per il 4 novembre: fra le accuse associazione per delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione.

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