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Cronaca

Il MIB compie 30 anni, Dipiazza: «Grandi risultati e capacità di investire sulla conoscenza»

Per l'occasione il sindaco Roberto Dipiazza ha consegnato il Sigillo Trecentesco del Comune di Trieste al fondatore e attuale direttore scientifico della Scuola prof. Vladimir Nanut

Con una affollata e partecipata cerimonia il MIB - Trieste School of Management ha celebrato ieri pomeriggio, nella sua storica sede del Ferdinandeo, i primi 30 anni di attività. Particolarmente festeggiati per l'occasione il fondatore e attuale direttore scientifico della Scuola prof. Vladimir Nanut, che ha ricevuto dalle mani del Sindaco Roberto Dipiazza il Sigillo Trecentesco del Comune di Trieste, e il presidente del Gruppo Danieli – uno dei partner più rilevanti del MIB – Gianpietro Benedetti, cui è stato conferito il Diploma MBA in International Business “honoris causa”.

Ha aperto l'assemblea, dopo un'introduzione del Consigliere delegato del MIB Claudio Sambri che ha delineato il ruolo essenziale del MIB ricordando come «la competitività vera inizia nelle scuole e e nei momenti di alta formazione», l'ampio intervento del Sindaco Dipiazza che, con sentite parole, ha innanzitutto fortemente sottolineato la propria gioia, anche personale, di trovarsi a celebrare un traguardo così importante, com'è un trentennale, in un'istituzione della nostra città che ha saputo caratterizzarsi per «una continua crescita in termini di risultati ma, soprattutto, per la capacità di investire sul valore della conoscenza».
Da rilevare che immediatamente prima, annunciando il Sindaco, il coordinatore dell'incontro dott. Sambri, a proposito del legame proprio con Dipiazza, aveva simpaticamente ricordato che «Dipiazza era qui anche 20 anni fa ! Ma come Sindaco ci aiutò davvero a risolvere molti problemi e a sistemare tutte le pendenze!» (rammentiamo che il palazzo del Ferdinandeo è tuttora di proprietà del Comune di Trieste, n.d.r.).

Dfipiazza ha quindi proseguito sottolineando come «il nostro Paese ha bisogno di innovazione, imprenditorialità, internazionalizzazione e formare la nuova classe dirigente è un investimento per la crescita dell’Italia»; per ricordare poi come «il MIB, fondato nel 1988 da persone e aziende leader come Generali, Allianz, Illycaffè, Fincantieri, capaci di interpretare, leggere e anticipare i processi di sviluppo, ha basato, in questi primi e importantissimi trent’anni di alta formazione, la propria missione proprio su queste tre direttrici».

«Innovazione dei modelli di apprendimento – ha quindi “esplicitato” Dipiazza -, dove i giovani giocano un ruolo determinante e attivo al fianco dei docenti e delle realtà produttive con cui si confrontano costantemente; imprenditorialità che intendo sia come fattore che unisce in modo indissolubile l’apprendimento e la ricerca all’orizzonte occupazionale, sia come stimolo alla presa di coscienza delle proprie abilità da parte dei giovani per poi sviluppare l’auto-imprenditorialità; internazionalizzazione quale faro principale capace di illuminare i giovani sulla rotta dei cambiamenti del mondo del lavoro, dando alle imprese, nelle quali saranno chiamati a gestire la governance, risposte innovative e adatte alle rispettive esigenze di crescita».

«Viviamo nella società della conoscenza - ha osservato ancora il Sindaco - e il ruolo delle scuole di alta formazione come il MIB deve essere sempre più incentrato sul dialogo con la società. Non c’è solo la necessità di saper raccogliere e intercettare i bisogni che emergono dal corpo sociale, ma ci deve essere anche la capacità di guardare a questi bisogni da un nuovo punto di osservazione, riuscendo sia ad immaginare nuovi scenari, sia ad anticipare le tendenze dei mercati piuttosto che inseguirle. Il MIB sta interpretando perfettamente questo ruolo – e sono i risultati a certificarne l’efficacia – riuscendo a creare un rapporto diretto tra formazione e lavoro, con particolare attenzione alla valorizzazione dei talenti, trasformandoli in leader nel mondo produttivo e anche delle nuove professioni».

«E questo cammino nell’eccellenza lungo trent’anni – così ancora Dipiazza - fa si che il MIB non sia solo un “coltivatore di talenti”, ma anche un “attrattore” di cervelli dal resto del mondo. Ma tutto questo “valore della conoscenza” non si crea per caso, bensì grazie all’impegno, all’abnegazione, alla passione, alla forza di volontà di tutta la dirigenza, del corpo docenti e della struttura intera del MIB di Trieste».
«Tra queste persone c’è anche Vladimir Nanut, fondatore e direttore scientifico del MIB, a cui con grande piacere consegno il Sigillo Trecentesco della Città di Trieste quale segno di riconoscimento per quanto ha fatto fino a oggi e per quanto continuerà a fare, insieme a tutto l’”universo MIB”; per formare – ha concluso il Sindaco Dipiazza - non solo uomini di successo, ma piuttosto uomini di valore, come auspicava Albert Einstein».

Dopo Dipiazza, il neo-Presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha ribadito l'indispensabilità dell'alta formazione «necessaria per poter 'alimentare' le nostre imprese e così poter competere internazionalmente, anche come Regione Fvg».
È seguita la “relazione introduttiva” del presidente del MIB Aldo Minucci che parlando dei «risultati straordinari raggiunti in questi trent'anni, che hanno portato il MIB a essere oggi una realtà di assoluta eccellenza”, non ha peraltro tralasciato di rammentare le difficoltà degli inizi, le incomprensioni, i pregiudizi, gli ostacoli dovuti anche alle crisi economiche; fino all'”apertura” realizzatasi grazie al determinante incontro con la grande realtà assicurativa di Trieste e le sue grandi aziende di settore. Per concludere con l'auspicio che «il MIB possa essere sempre più anche un 'aggregatore di cultura' e un 'luogo' dove poter discutere e delineare riflessioni e strategie economiche di alto livello».

Seguendo puntualmente il “Programma” della serata, è toccato quindi al prof. Nanut presentare l'ampio e documentato “Rapporto integrato sulle Attività” (stampato per la speciale occasione del 30° in un bel volume), cui ha fatto riscontro l'intervento di Francesca Soglian in rappresentanza degli “Alumni”.
La Laudatio Academica tenuta dal direttore prof. Andrea Tracogna a “esplicitazione” delle qualità del “diplomando” Gianpietro Benedetti, per quindi conferirgli – come detto - il Diploma MBA in International Business “honoris causa”, e la Lectio Magistralis dello stesso presidente della Danieli, cui è seguito un festoso e gradito brindisi, hanno concluso la cerimonia del 30° di questo Istituto triestino di alti studi.

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