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Cronaca

La visita del Ministro a Trieste: progetti dal Porto Vecchio a Miramare

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini è stato accolto dal sindaco Cosolini e dalla presidente Serracchiani e ha visitato il Porto Vecchio, il parco e il castello di Miramare, il teatro lirico Verdi e la Stazione di Campo Marzio con l'annesso Museo Ferroviario

Ricca di spunti e impegni progettuali per un più deciso sviluppo e arricchimento, a breve-medio termine, del complessivo impianto culturale-turistico (e non solo) del nostro territorio, la visita di ieri a Trieste del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini.

Il Ministro è stato accolto (attorno alle 11) alla Centrale Idrodinamica dal Sindaco Roberto Cosolini, dalla Presidente della Regione Debora Serracchiani e dal Prefetto Francesca Adelaide Garufi, presente anche il deputato triestino del PD Ettore Rosato. Il Sindaco facendo da “cicerone” nel giro, che ha poi toccato anche il Magazzino 26, ha spiegato al Ministro l'intreccio storico-economico che aveva portato alla formazione dell'antico scalo: commerci attraverso un punto peculiare dell'Europa tra Continente, Mediterraneo e, poi, l'Oltre Suez, conseguente sviluppo della marineria triestina e dei collegamenti ferroviari con il Centro Europa, nascita delle assicurazioni. Tutti temi che oggi potrebbero venir ripresi e valorizzati da una o più iniziative di grande impatto culturale, museale e turistico, anche in connessione con la futura riconfigurazione dell'area.

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Il Ministro Franceschini ha osservato come «la rinascita del Porto Vecchio di Trieste è un grande progetto non solo nazionale ma europeo, e comunque strategico per l'intero nostro Paese. Un progetto che può prevedere un restauro creativo in un disegno organico e unitario che faccia diventare quest'area un'attraente 'Porta' dei Paesi dell'Europa continentale verso il mare, come detto poco fa dal Sindaco Cosolini - ha sottolineato il Ministro -; sul quale progetto poter raccogliere anche importanti fondi europei (i Fondi sviluppo e coesione dell'Unione europea) stanziati per la rivitalizzazione dei 'grandi contenitori'. In tal senso avvieremo presto, già nei prossimi mesi, una necessaria comune progettazione, che coinvolga il Governo, il Comune e la Regione».

Ancora nel corso dell'incontro stampa in Regione – seguito a un incontro riservato istituzionale cui sono intervenuti anche la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat e l'Assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti - è stato anche affrontato il tema della gestione del Parco e del Castello di Miramare a proposito del quale Franceschini ha precisato di mantenerlo nell'ambito della sfera statale ma “aprendo” a una gestione maggiormente condivisa, con forme di partecipazione anche degli enti locali, Regione e Comune in primis. In tal senso – ha detto – la riforma in atto dei Beni Culturali nasce proprio per risolvere questo tipo di problemi. «In quest'ambito vi saranno – ha spiegato il Ministro - una Direzione nazionale dei Musei, direzioni regionali e direzioni specifiche di ogni grande Museo (come Miramare) che avranno d'ora in poi ognuna il proprio bilancio, potendo, soprattutto, detenere totalmente tutti i propri ricavi senza più girarli a Roma e con essi provvedere direttamente alle proprie necessità anche manutentive. È chiaro poi – ha proseguito il Ministro – che strutture importanti come Miramare avranno comunque anche bisogno di un supporto statale. E in tal senso, anche per poter decisamente e definitivamente affrontare e superare gli odierni problemi del Parco – che dovrà avere peraltro, con la riforma, un'unica e unitaria gestione – concorderemo prossimamente, entro alcuni mesi, con Comune e Regione un adeguato accordo per una gestione, appunto, più condivisa».

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A tale proposito il Sindaco Cosolini ha ribadito «la disponibilità del Comune, già preannunciata al Ministro, a contribuire a risistemare il Parco com’era fino al 2011 e quindi a ogni tipo di iniziativa utile a far risorgere come merita questo bellissimo, ma anche turisticamente strategico sito. Abbiamo in tal senso espresso la nostra totale apertura a un accordo a tre con Regione e Ministero per la valorizzazione e la cura di tutto il Parco e siamo soddisfatti che il Ministro l'abbia accolta».

Franceschini, con l'occasione, ha anche precisato che i futuri biglietti d'ingresso al Parco dovranno comunque venir distinti fra turisti e residenti, poiché per questi ultimi «Miramare è un vero e proprio 'parco della Città', che i cittadini sentono come proprio, per cui un contributo anche da parte loro può essere giusto, ma in misura giustamente ridotta».

Dopo gli incontri in Regione è seguita una breve visita al Teatro lirico comunale “Giuseppe Verdi”, presenti qui anche il Sovrintendente Stefano Pace e gli Assessori comunali alla Cultura Paolo Tassinari e all'Educazione Antonella GrimSindaco e  Sovrintendente hanno illustrato a Franceschini le diverse attività svolte e lo sforzo intrapreso per il consolidamento gestionale del Teatro. Non trascurando peraltro le molte iniziative innovative come le collaborazioni internazionali, specialmente con i vicini Paesi dell'Europa Centro Orientale (ultima quella con il Teatro Nazionale di Sarajevo), o come il coinvolgimento dei giovani nei nuovi progetti che la Fondazione sta predisponendo, ad esempio per portare la musica nelle periferie della città.

È seguita la visita al Parco e al Castello di Miramare dove il Ministro Franceschini, accolto dal Sovrintendente Caburlotto, ha potuto personalmente constatare le condizioni del sito, ribadendo la necessità di una nuova formula gestionale ma anche discutendo con il Sovrintendente le ulteriori possibilità di miglioramento, anche dal punto di vista dei collegamenti via mare (ad es. con il battello “Delfino Verde”) e via terra tramite ferrovia, anche con una valorizzazione della fermata di Miramare e con l'auspicabile recupero dell'antica Stazione.

E ancora a proposito di antichi, ma preziosi, reperti ferroviari, il Ministro, anche su sollecitazione di un cittadino appassionato al tema, aveva in precedenza colto l'occasione per assicurare un prossimo forte intervento del Ministero dei Beni Culturali per il salvataggio e la valorizzazione della Stazione di Campo Marzio e dell'annesso Museo Ferroviario.

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