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Cronaca Muggia / Rio Ospo

Botulino nel Rio Ospo: scattano i divieti a Muggia

Arriva l'ordinanza del Comune di Muggia in seguito alla moria di volatili nel torrente Rio Ospo, dovuta, secondo le analisi, al proliferare di una neurotossina botulinica tipo C

Strage di volatili a Muggia: è botulino, scattano i divieti del Comune

Come noto ormai, nel comprensorio corrispondente al letto del torrente Rio Ospo sono state recentemente rinvenute le carcasse di diversi volatili.
La Struttura stabile per la Vigilanza Faunistica e Venatoria dell’ASUITS di Trieste ha analizzato due carcasse di germano reale, rilevando la presenza di neurotossina botulinica tipo C in entrambi i campioni.

Essendo pervenute segnalazioni di altri uccelli con sintomatologia riconducibile a tossinfezione da neurotossina botulinica, è pertanto lecito supporre che l’episodio che ha dato origine alla moria di germani sia tuttora in corso.

La proliferazione del germe Clostridium Botulinum avviene prevalentemente in condizioni di anaerobiosi e la tossina si concentra soprattutto nelle carcasse di animali morti.

Alla luce, quindi, dell’evidente sussistenza di un rischio attuale per la popolazione e per gli animali domestici che si nutrissero di animali (uccelli, pesci o larve di invertebrati) in cui questa tossina è presente in concentrazioni elevate, ai fini di preservare la salute dei cittadini e degli animali da ogni possibile conseguenza derivante dalla presenza di predetta neurotossina, il Comune di Muggia, richiamando la comunicazione dell’ASUITS – Servizio Sanità Animale, Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche, ha disposto stamane un’ordinanza. 

Un provvedimento che, pubblicato sul sito web del Comune di Muggia e sull’Albo Pretorio informatico ed esposto anche nell’area interessata (Parco Rio Ospo, “Molo Balotta”, ciclabile dell’Ospo, ecc), avrà valenza sino a che non emergeranno nuovi elementi. 

Fino a quando, infatti, le condizioni climatiche -le temperature elevate e lo scarso ricambio delle acque nel torrente Rio Ospo- manterranno elevato il rischio di sviluppo di Clostridium Botulinum con conseguente presenza di neurotossine botuliniche negli animali acquatici ed in quelli che su di essi basano il loro ciclo alimentare, il provvedimento non potrà essere revocato.  

Ferreo sin da subito, quindi, nelle aree corrispondenti al letto del torrente Rio Ospo, i suoi argini, le aree immediatamente adiacenti utilizzate a scopi diportistici fino alla foce (comprendendo ovviamente anche le aree del parco urbano denominato “Rio Ospo” e quelle interrate del “Molo Balota”), il divieto di cacciare, pescare e comunque raccogliere animali. Vietato, inoltre, destinare all’alimentazione qualsiasi animale (compresi i molluschi) proveniente dalla zona e utilizzare, per l’alimentazione di animali d’allevamento, foraggi o alimenti provenienti dalla zona interessata.

Anzi, è altresì disposto che gli animali d’allevamento presenti nella zona siano alimentati esclusivamente con mangimi di provenienza certa.
Vietata, ovviamente, anche la balneazione di persone ed animali e rigoroso l’obbligo di condurre i cani al guinzaglio per evitare che possano nutrirsi di carogne di animali eventualmente presenti sulle rive o in acqua.

Fermo restando che sarà la Polizia ambientale del Corpo Forestale Regionale ad occuparsi della rimozione di eventuali carcasse di animali morti che dovranno essere smaltiti in idoneo impianto di incenerimento, il Comune di Muggia provvederà, con proprio personale della Polizia Locale, ad effettuare periodiche verifiche sui tratti interessati per intensificare il controllo ed il monitoraggio delle aree coinvolte.

L’Ente muggesano, si attiverà inoltre affinché l’Arpa provveda a effettuare le analisi necessarie a monitorare il corso d’acqua.

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