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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

«Nel 2014 creato le condizioni della svolta. Nel 2015 nuova storia per la regione»

Bilancio di fine anno da parte del presidente della regione Debora Serracchiani: «siamo riusciti a portare a compimento tre riforme fondamentali: cultura, sanità e autonomie locali»

«Nel 2014 abbiamo creato le condizioni della svolta. Il 2015 sarà l'anno in cui si potrà impostare davvero una nuova storia per il Friuli Venezia Giulia negli anni a venire».

Così la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha tracciato con gli assessori il bilancio dell'attività della Giunta nell'anno che si sta concludendo, assieme ai prossimi impegni, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno che si è svolta oggi nella sede della Presidenza a Trieste.

«Il 2014 - ha ricordato - è stato un anno assolutamente impegnativo. Siamo riusciti a portare a compimento tre riforme fondamentali: cultura, sanità e autonomie locali; siamo riusciti a sottoscrivere con il ministro Padoan un nuovo patto finanziario che ci permette di mettere in sicurezza il bilancio; siamo riusciti a togliere il ticket sanitario aggiuntivo per la fasce più deboli, che era uno dei nostri impegni principali con gli elettori».

«Credo - ha commentato - che ci possiamo ritenere soddisfatti. Certo, sappiamo che il 2015 sarà un anno altrettanto impegnativo, che le tre riforme approvate quest'anno entreranno nella fase di attuazione. E siamo consapevoli nello stesso tempo della gravità della crisi, e in particolare della difficoltà e complessità di alcuni punti di crisi».

«Possiamo però contare - ha aggiunto - sul lavoro di squadra, che è stata il vero punto di forza di questa Giunta, sulla capacità e sulla determinazione, sulla chiarezza degli obiettivi. Coraggio e determinazione sono proprio i caratteri che devono qualificare, soprattutto in momenti come questi, una classe dirigente».

«Ce la faremo - ha proseguito - se non lasceremo nessuno indietro, se il nostro riferimento nell'opera di riforma ma anche nel lavoro quotidiano, nei singoli provvedimenti che metteremo in campo, saranno ancora i bisogni dei cittadini, se sapremo porre al centro le persone".

«Nel 2015 - ha concluso - le riforme continueranno a essere la nostra priorità. Questo significa accettare la sfida del cambiamento, una sfida che riguarda tutti. Ed è una sfida prima di tutto culturale, che tutti dobbiamo condividere».

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