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Cronaca Campo Sacro

Profughi a Campo Sacro, «secco "no" del Comune: il contratto con gli scout ha finalità diverse»

Il vicesindaco Pierpaolo Roberti duro contro la decisione della Prefettura: «Se vuole continuare così, prevaricando una volontà comunale (che rappresenta i cittadini) dovrà arrivare all'esproprio dei beni comunali»

«Clandestini a Prosecco? La struttura è di proprietà comunale, data in concessione agli scout per finalità che nulla hanno a che vedere con l'accoglienza di richiedenti asilo. Abbiamo detto di "No!". Gli unici posti che sono disposto a cercare in piena collaborazione sono quelli sui pullman per trasferire i clandestini lontano da Trieste».

Duro il commento del vicesindaco Pierpaolo Roberti alla notizia dell'arrivo a Padriciano, nell'Ostello Alpe Adria di Campo Sacro, dei 18 richiedenti asilo che fino a ieri erano sistemati ad Aquilinia più ulteriori 65 (queste le indiscrezioni) che la Prefettura avrebbe deciso di ospitare nella struttura "vuota" visto il periodo invernale povero di attività. 

«Campo sacro è di proprietà del Comune e il Comune dice no a questi nuovi profughi - continua Roberti -. Inoltre noi abbiamo appreso di questo spostamento e dell'arrivo dei nuovi richiedenti asilo dai giornali: se la Prefettura vuole continuare così, prevaricando una volontà comunale (che rappresenta i cittadini) dovrà arrivare all'esproprio dei beni comunali perché il nostro è un secco "no"».

Nei giorni scorsi anche il direttore della Caritas diocesana Alessandro Amodeo aveva auspicato una diminuzione degli assistiti in città che si attestano (stando al bando da 11,5 milioni della Prefettura) intorno alle 900 unità: al momento non è dato sapere se questi nuovi arrivi (ossia i 65 richiedenti che avrebbero dovuto aggiungersi ai 18 "di Aquilinia" già da ieri, quando la sindaco di Muggia Marzi ha reso noto che gli accolti erano andati via come promesso dalla "Casa primavera") rientrino nei 900 oppure sforino la "soglia" prevista.

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