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Cronaca

Fratelli d'Italia contro la fattura elettronica: "Aumenterà il lavoro nero"

I consiglieri regionali Giacomelli e Basso impegnano la Giunta Fedriga con una mozione: "Si posticipi tutto al 2020". Luca Ciriani, capogruppo al Senato: "La politica del Governo è illusoria, l'accordo politico tra la Lega e i Cinque Stelle non sta insieme"

Fratelli d’Italia si “scaglia” contro l’obbligo della fatturazione elettronica. I consiglieri regionali Claudio Giacomelli e Alessandro Basso hanno presentato questa mattina la mozione da sottoporre alla Giunta Fedriga, che chiede la “posticipazione dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica”. In conferenza stampa presente anche il capogruppo al Senato di FdI Luca Ciriani.  

“I piccoli subiranno grandi disagi”

“Il testo – ha affermato Giacomelli – rientra nella mobilitazione generale che il partito sta portando avanti contro l’obbligo che il Governo Lega-Cinque Stelle vuole introdurre. Per il Friuli Venezia Giulia esso rappresenta un aggravio e un problema soprattutto per le piccole partite IVA e le piccole imprese. Pensiamo all’artigiano, il falegname, la pizzeria e molto altro – ha aggiunto il consigliere triestino – che subiranno grandi disagi da questa operazione”.

Il regime forfettario non è incluso nell’obbligo di legge

I destinatari del’obbligo infatti risulterebbero essere le imprese con un volume d’affari superiore ai 65mila euro, cifra che il regime forfettario non raggiunge. “Chiediamo che venga posticipata al 1 Gennaio 2020 – ha concluso Giacomelli – in modo tale da consentire un’applicazione graduale della norma e una riscrittura della stessa sulla base delle reali esigenze dell’economia del paese”.

La fatturazione elettronica non è prevista nella stragrande maggioranza degli stati membri dell’Unione Europea. “Solamente il Portogallo ha quest’obbligo” ha dichiarato Luca Ciriani. “La fatturazione elettronica è la punta dell’iceberg di una politica superficiale e pericolosa portata avanti dal Governo Lega-Cinque Stelle sulla base di un accordo che non sta insieme”.

“Un un peso insopportabile per i piccoli artigiani”

“La verità – ha affermato Ciriani – è che pensano di introdurla come norma anti-evasione e che l’obbligo porterà ad un gettito nelle casse dello Stato pari a 1,97 miliardi di euro, senza pensare che questa norma si trasformerà in un peso insopportabile per i piccoli artigiani e le piccole imprese”.

Secondo Fratelli d’Italia “assistiamo ad un rallentamento complessivo dell’economia europea e le previsioni del Governo sono illusorie. La verità è che questa manovra aumenterà il “nero” e anzi, chi lo fa già adesso, continuerà a farlo di più”.

Lo scetticismo del Garante della privacy

All’interno del testo che disciplina l’obbligo di fatturazione, secondo FdI, “verrà data autorizzazione alla Guardia di Finanza ad accedere ai dati del conto corrente senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria, azione che ha fatto emergere un certo scetticismo anche dal Garante della privacy”. Dal 1 Gennaio ci sarà quindi l’obbligo ma non le sanzioni, come ricordato da Ciriani “ci saranno appena da giugno in poi”.

Mercoledì 12 Dicembre il testo verrà discusso alla Camera e Fratelli d’Italia sarà a Roma per manifestare contro l’obbligo previsto dopo l'approvazione del testo di legge.   

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