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Cronaca

Omicidio all'autoporto, fermati due camionisti russi

Interrogati per tutta la notte due camionisti russi e fermati questa mattina, sono i maggiorni indiziati per l'omicidio di un autotrasportatore russo, Roman Mazukin di 32 anni

Sono stati interrogati per tutta la notte i due camionisti russi indiziati per l'omicidio dell'autotrasportatore di nazionalità russo, di nome Roman Mazukin di 32 anni, che nella tarda serata di ieri, sabato 10 dicembre 2016, è stato ucciso con una coltellata all'addome.

Fermati e tradotti nel carcere del Coroneo di Trieste, i due si proclamerebbero innocenti, ma ci sono gravi indizzi nei loro confronti: per uno dei due varie macchie di sangue sul suo camion e per l'altro tracce di sangue sugli abiti.

Più di trenta carabinieri del nucleo investigativo di Trieste sono stati impegnati tutta la notte nella ricerca dell'arma del delitto, di nuove ulteriori prove e di ogni minimo indizio sull'assassinio.

L'uomo era stato trovato agonizzante da altri camionisti all'interno dell'autoporto in prossimità del confine di Fernetti di fianco a uno dei camion parcheggiati nell'autoporto e hanno allertato immediatamente i soccorsi, ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare.

Dalle prime indiscrezioni raccolte, sembra che l'autotrasportatore sia stato impegnato in una rissa iniziata in un bar poco distante, rissa che sarebbe continuata all'esterno fino al parcheggio dell'autoporto, quando sarebbe sfociata in tragedia con una coltellata inferta all'uomo nella parte destra dell'addome e che ne avrebbe procurato la morte nel giro di pochissimo tempo.

La vittima lavorava per la ditta SnaTrans di Bryansk (Russia) che si occupa del trasporto di elettrodomestici e mobilio dall'Italia alla Russia. Le indagini sono tutt'ora in corso da parte degli inquirenti, guidati dal pubblico ministero Lucia Baldovin.

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