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Omicidio di Gretta, in carcere il novantenne che viveva con Vazzano

Dopo numerose contraddizioni emerse dall'interrogatorio e i rilievi sul luogo della tragedia, l'anziano che viveva con Mauro Vazzano è stato portato in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria

Il novantenne sospettato di omicidio è stato portato presso la casa Circondariale di Trieste dopo le numerose contraddizioni che sono emerse durante l'interrogatorio. La Polizia di Stato e la Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Trieste hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dal P.M. titolare del fascicolo, un cittadino italiano del 1928, T. L., domiciliato presso l'abitazione della vittima.

I dissidi tra Vazzano e l'anziano

Gli accertamenti svolti e le numerose escussioni dei testi hanno consentito di verificare come tra la vittima e l'indagato fossero insorti da tempo dissidi che sovente sono sfociati in accese liti. "La vittima - come si legge nella nota della Polizia di Stato - come emerso in sede di ispezione esterna condotta dal medico legale, è stata attinta da fendenti al petto e alla gola mentre si trovava a letto, verosimilmente nel sonno, posto che indossava la sola biancheria intima e non sono stati rilevati segni di colluttazione nè di effrazione. Il corpo giaceva supino ed era stato coperto da molti capi di abbigliamento, non solo per occultarne la vista, ma per tentare di evitare che l'insopportabile odore si diffondesse".

La lite dell'8 agosto

L'ultima lite udita dai vicini di casa risale a data pienamente compatibile con l'evento delittuoso. Peraltro, nella mattina dell' 8 agosto, T. L., presso una vicina farmacia del rione, ha acquistato dei farmaci per curare delle evidenti ferite da taglio alla mano sinistra. Lo stesso, peraltro, è rimasto all'interno dell'appartamento nella camera adiacente a quella nella quale si trovava il cadavere per circa una settimana, nonostante il persistente cattivo odore che ormai aveva interessato l'intero edificio, tanto che si era reso necessario, nella mattina di ieri, 14 agosto, l'intervento dei Vigili del Fuoco allertati dalla Polizia Municipale chiamata sul posto da alcuni condomini.

Il luogo della tragedia

L'arma del delitto

A seguito di sopralluogo, personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica di Trieste ha repertato oggetti utili per il prosieguo investigativo, tra i quali un grosso coltello da cucina con punta e lama zigrinata, occultato sopra uno dei pensili della cucina, nonché delle calzature da mare utilizzate dall'indagato con evidenti tracce ematiche sia sulla parte superiore che sotto le suole.

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Le contraddizioni

Attese le numerose contraddizioni emerse, il P.M. titolare del fascicolo ha emesso decreto di fermo, eseguito nel corso della notte di Ferragosto a carico di T. L., che, dopo gli adempimenti di rito, è stato ristretto presso la locale Casa circondariale a disposizione della procedente A.G.. Continuano le indagini finalizzate a verificare il coinvolgimento di altri soggetti nella vicenda.

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