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Cronaca

Aree gioco vietate ai bimbi, sul web spunta la petizione: "Pagano il prezzo più alto"

Dopo l'emissione dell'ordinanza da parte del Comune di Trieste, sul web si è scatenata la "rivolta" dei genitori. Partita la petizione sulla celebre piattaforma change.org

Il Comune di Trieste emette un'ordinanza che vieta ai bambini l'ingresso nelle aree gioco e sul web scoppia la "rivolta". Nella giornata di oggi sui social il malcontento nei confronti della misura straordinaria è palpabile e all'interno dei maggiori gruppi Facebook triestini la discussione è più che mai accesa. A dar man forte alle critiche si aggiunge anche l'ormai classica raccolta firme online lanciata sulla celebre piattaforma change.org. 

Vietato l'ingresso nelle aree giochi: ecco l'ordinanza

A crearla è stata la pagina Diritti dei Bambini che l'ha indirizzata direttamente al sindaco del capoluogo regionale Roberto Dipiazza. "Oggi il sindaco Dipiazza ha fatto una ordinanza che vieta l'ingresso nelle aree gioco per i bambini. Sono proprio i bambini che continuano a pagare il prezzo più alto" si legge nelle motivazioni a corredo della petizione. 

"Tutto oramai è  permesso ma i bambini hanno il divieto di entrare nelle aree gioco, di svagarsi e stare tra bambini. Niente altalena e scivolo ma la movida non si ferma. Persa l'interazione con gli altri bambini in seguito alla chiusura delle scuole e degli asili, adesso l'ennesimo stop per creature che in questi mesi hanno sofferto, chiusi in casa e additati come untori". Infine, la raccolta firme chiede "al Sindaco di trovare soluzioni al DPCM e non vietare a priori". All'ora di pranzo le persone che hanno aderito alla petizione (che si pone di arrivare alle 500 firme) sono poco meno di 300. 

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