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Cronaca

Papa Francesco, dal Friuli Venezia Giulia i doni... di metà regione?

10.17 - Una Croce di Aquileia realizzata da un'artista che opera a Spilimbergo, un Vangelo in Friulano di un amanuense che opera tra Ragogna, S.Daniele e Zuglio, ed una medaglia celebrativa di incerta provenienza: che almeno quella sia di Trieste?

Quando grandi personalità si recano in visita presso delle comunità di persone, è prassi storicamente accettata - ed accertata - che i rappresentanti di quelle comunità porgano loro dei doni, per lo più tipici del territorio visitato o di quello da essi rappresentato. La presidente della regione Friuli Venezia Giulia, senza trattino, non si sottrarrà certo a questa consuetudine quando, a Redipuglia, al termine della celebrazione presieduta dal Santo Padre al Sacrario militare, avrà modo di incontrare il capo della Cristianità per i saluti e gli omaggi di rito.

I doni che, è stato comunicato, verranno consegnati a Papa Francesco sono:  prima di tutto la "Croce di Aquileia", elaborata dalla Scuola Mosaicisti del Friuli. Una grande croce in legno di castagno, "circondata" da un fondo a mosaico con pietre e sassi raccolti sul greto del fiume Tagliamento, e realizzata dalla maestra Evelina Della Vedova, impegnata nella Scuola Mosaicisti a Spilimbergo (PN).. Il secondo sono sarà  un manoscritto originale illustrato del "Il Vangelo secondo Marco - Il Vanzeli seont Marc" in lingua friulana, realizzato da Roberto Giurano, cofondatore dello Scriptorium Foroiuliense a Ragogna (UD), che opera anche a San Daniele del Friuli (UD) e a Zuglio( UD).Prima di ripartire alla volta di Roma, al Papa sarà anche offerto il prototipo della medaglia coniata di concerto tra la Regione Friuli Venezia Giulia ed il ministero della Difesa in occasione del centenario dell'inizio della prima Guerra mondiale. La medaglia, realizzata nell'ambito delle iniziative per la "Lettura dell'Albo d'Oro 2014-2018", è dedicata al ricordo dei nomi dei 529.025 Caduti nel primo conflitto mondiale sul fronte italiano. Di quest'ultima opera non viene menzionata la provenienza, ma è da sperare che sia stata concepita, se non realizzata, perlomeno dalle parti del Sacrario che ospita il più unico che raro evento.

In tutto questo, per la verità non eccessivamente lungo, elenco di luoghi di provenienza di luoghi ed artisti senz'alcun dubbio meritevoli della stima e del riconoscimento ottenuti per l'occasione, Trieste non c'è. Non viene nominata. Tracce di doni da parte della città giuliana, nemmeno l'ombra.

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