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Cronaca

Estestiti, parrucchieri e tatuatori, 5000 firme a Fedriga: "Ci aiuti a riaprire"

Confartigianato Fvg ha consegnato al governatore le oltre 5mila firme raccolte dal comparto benessere con la richiesta di riaprire in anticipo rispetto al primo giugno

Nella giornata di oggi, 6 maggio, Confartigianato Fvg ha consegnato al governatore Massimiliano Fedriga oltre 5mila firme raccolte dal comparto benessere al fine di richiedere un'apertura anticipata dei propri saloni rispetto alla data imposta dal Governo, il primo giugno. Le firme sono state consegnate dal presidente Graziano Tilatti nella sede della regione a Udine alla presenza della capocategoria di Udine e Fvg del comparto benessere, Loredana Ponta e al funzionario di settore, Alessandro Ferreghini.

Ripartire in sicurezza

"Sono 5.100 firme di imprenditori e lavoratori del settore dell’acconciatura, dell’estetica, dei tatuatori e dei servizi alla persona che chiedono di poter ripartire, sapendo di poter rispettare le regole di sicurezza. Chiedono di essere riconosciuti anch’essi come soggetti strategici per il Paese, perché con il loro lavoro mantengono se stessi e le proprie famiglie", dichiara il presidente Tilatti. Le firme sono state raccolte in nemmeno cinque giorni.

Pericolo abusivi

"A nome delle nostre imprese le consegniamo al presidente Fedriga affinché egli possa avere ancora più forza nel chiedere a Roma, come sta convintamente facendo, di permettere alle realtà economiche che sono in grado di garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza di riaprire", hanno aggiunto Tilatti e Ponta. Per parrucchieri ed estetiste "non si tratta di obiettivi impossibili, in virtù dell’alto grado di sicurezza e igiene con cui già normalmente operano". Non prevedere anticipi sulla data del 1° giugno, hanno concluso Tilatti e Ponta, "può tramutare la rabbia in reazione disordinata e consentire agli operatori abusivi e irregolari di girare di casa in casa".

Le parole di Fedriga

"La Regione è vicina alle migliaia di imprese artigiane che, in Friuli Venezia Giulia come nel resto del Paese, chiedono al Governo di poter ripartire" ha affermato il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ricevendo il plico delle oltre 5mila firme dalle mani della capocategoria Ponta. "Sono infatti convinto che - ha proseguito Fedriga - la soluzione giusta sia la definizione di regole universali che, se rispettate, non costringano i lavoratori e gli imprenditori a dover affrontare ulteriori, e ancor più gravosi, sacrifici".

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