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Cronaca

Salvini a Trieste: i commenti del Pd

La deputata Debora Serracchiani, il vicepresidente del Consiglio regionale Fvg Francesco Russo e il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli hanno commentato le dichiarazioni del Ministro Salvini in visita a Trieste

"L'intrusione del ministro degli Esteri ungherese negli affari interni dell'Italia è un fatto inaccettabile e imbarazzante per lo stesso Governo italiano. Faccia il sovranista a casa sua, senza venire a dare lezioni al nostro Paese. E' difficile capire come Salvini subisca toni cosi' arroganti da parte di uno Stato estero, per quanto vicino politicamente. L'opportunità reciproca di commerciare e crescere avviata dall'Autorita portuale di Trieste ancora con il Governo di centrosinistra e' nella linea dello sviluppo dei traffici, ma non deve essere strumentalizzata". Lo afferma la deputata Debora Serracchiani (Pd), commentando l'intervento del ministro degli Affari Esteri ungherese, Pe'ter Szijjarto, che venerdì a Trieste ha indicato il suo Paese come modello per la "difesa dei confini". Per la parlamentare dem "è bizzarro che il Governo ungherese consideri nemica l'Unione europea di cui fa parte, da cui ha ricevuto enormi fondi strutturali che ha usato per fa partire la sua economia. Ed è incredibile che Salvini vada a braccetto con uno dei piu' intransigenti custodi della rigidità finanziaria europea, ai danni dell'Italia. Il riferimento a Timmermans come rappresentante di Soros fatto da Szijjarto - precisa Serracchiani - dice da solo che è venuto qua a fare propaganda".

Muri al confine

"Oltre la solita propaganda, Salvini ha partorito un topolino. E' andato tutto secondo copione: tuoni fulmini, muri e filo spinato, ma alla fine sugli ormai famosi 232 km di confine con la Slovenia si distaccano appena 40 uomini, compresi i militari. E un'altra manciata arrivera' forse entro il 2020. Pochino per fronteggiare la sbandierata invasione". Ha aggiunto il segretario regionale Pd Fvg, Cristiano Shaurli. "Ma da noi ormai - aggiunge - non c'e' piu' neppure l'emergenza. Per Salvini il Fvg è già consumato come ribalta mediatica: ci sono tre navi in Mediterraneo da inchiodare sul bagnasciuga, c'è la partita delle nomine Ue dove l'uomo 'forte' e' stato canzonato da tutti, c'e' lo stallo sulle Autonomie. Fedriga - conclude - si accontenti dell'ennesima pacca sulla spalla e stia contento di portare a casa, ancora una volta, i risultati del lavoro fatto da altri. Perche' sia chiaro che l'investimento ungherese sul porto di Trieste non ha nulla a che fare con l'allineamento Salvini-Orban"

La manifestazione a Rabuiese per la libertà della circolazione delle persone

Sull'intervento di Salvini si è pronunciato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Fvg Francesco Russo, che venerdì ha partecipato al valico italo-sloveno di Rabuiese (Trieste), alla manifestazione promossa dal Consiglio sindacale interregionale (Csi) per il mantenimento della libertà di circolazione delle persone, come sancito dal Trattato di Schengen.       
"Chiunque venga qui capisce che questo è un territorio in cui le persone hanno imparato sulla loro pelle cosa significa avere un muro, hanno festeggiato il superamento di quel muro e non vogliono più essere sigillati dentro un confine innaturale. La freddezza con cui Salvini è stato accolto a Trieste ha certificato la contrarietà dei triestini a questa idea".La manifestazione sull'ex confine, che ha raccolto oltre un centinaio di persone con bandiere di sindacati e europee e durante la quale hanno preso la parola il presidente del Csi Roberto Treu, ha concluso la parte triestina della mobilitazione, che nel pomeriggio aveva visto impegnate circa altre cento persone (soprattutto militanti del Pd) nei valichi anche minori del territorio del capoluogo regionale. La manifestazione conclusiva si tiene a Gorizia, nella simbolica piazza Transalpina.

"Siamo tutti convinti - ha spiegato Russo - che il problema dei migranti sia un problema reale che va affrontato, ma non con degli slogan. L'invito a Salvini è ad andare in Europa, cercando alleanze e partecipando ai tavoli in cui si decidono le cose che cambiano la possibilità di gestire queste migrazioni".Per l'esponente dem "si deve fare una cosa che Salvini ha sempre detto e su cui sono disponibile a seguirlo, e cioè aiutarli a casa loro. Ma - ha precisato - il centrosinistra al governo investiva in maniera crescente sulla cooperazione internazionale, quindi facendo in modo che le persone non avessero bisogno di partire, mentre la Lega al governo ha tagliato questi fondi"."Salvini faccia le cose che si è impegnato a fare, blocchi davvero con gli strumenti che ci sono e in maniera rispettosa dei diritti umani il dramma di questi migranti e vedrà - ha concluso - che su questo ci sarà anche un accordo bipartisan". 

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