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Cronaca

Stalking e violenza sull'ex moglie davanti ai figli: il tribunale li affida alla madre

Un uomo con problemi di alcolismo è stato condannato dal tribunale a non poter vedere i figli da solo. Dovrà anche risarcire all'ex moglie 8500 euro di danni morali. Per lui la pena patteggiata è di 10 mesi

Stalking, percosse, minacce all'ex moglie di fronte ai figli di 10 e 12 anni: per questo un 47enne triestino è stato condannato qualche anno fa a una pena patteggiata di dieci mesi di reclusione e ora, in base a una sentenza civile di risarcimento danni, dovrà pagare 8500 euro per risarcimento danni morali, oltre al pagamento delle spese legali di controparte. Oltre a questo, i figli saranno affidati esclusivamente alla madre, gli assegni per il mantenimento saranno versati direttamente dal datore di lavoro e le visite saranno “blindate”: il padre non potrà vedere i ragazzi da solo ma soltanto in presenza della nonna e dello zio paterni. Perfino i messaggi Whatsapp potranno essere mandati solo due volte a settimana e a orari prestabiliti. In più l'uomo, con seri problemi di alcolismo collegati ai comportamenti violenti, dovrà intraprendere un percorso di recupero al Sert. La sentenza di divorzio, con le condizioni citate, è stata emessa da un collegio di donne: i giudici Anna Lucia Fanelli, Monica Pacilio e Sabrina Cicero. La donna è stata difesa dall'avvocato Giovanna Augusta de'Manzano.

La storia

Una lunga storia di maltrattamenti reiterati dopo la separazione consensuale tre i due, con un primo episodio di aggressione nel febbraio del 2016 da parte del 47enne. Quest'ultimo, dopo aver portato i bimbi dalla madre avrebbe iniziato a inveire contro di lei, litigando per le condizioni di affidamento dei figli, all'epoca condiviso. Il tutto sarebbe poi degenerato in minacce, insulti, e sputi.

Un'altra volta l'uomo avrebbe raggiunto la donna nel suo luogo di lavoro e l'avrebbe colpita alla testa con un Pc portatile, incolpandola del fatto che i figli non volevano stare con lui. Qualche mese dopo, ancora, il 47enne avrebbe minacciato di morte la madre dei suoi figli, e davanti a loro l'avrebbe colpita con un calcio per poi stringerle il collo con le mani. Diversi altri episodi di violenze e comportamenti persecutori avrebbero portato la donna a vivere in un costante incubo, in preda all'ansia e alla paura. Per questi atti l'uomo è stato giudicato colpevole in sede penale già nel 2018.

L'affidamento

Adesso, dopo la sentenza di divorzio del Tribunale di Trieste, i figli sono stati affidati esclusivamente alla madre, al padre sarà permesso vederli solo due volte a settimana, sempre accompagnato, e potrà mandar loro dei messaggi nelle sole giornate di martedì e giovedì. Gli assegni per il mantenimento dei figli, versati direttamente dal datore di lavoro alla madre, ammontano a 320 euro mensili per ciascuno di loro. Potranno essere seguiti da uno psicologo anche senza il consenso paterno.

L'avvocato de'Manzano, che segue la madre, ha dichiarato: “Circa i danni da stalking, ritengo che non esistano in assoluto risarcimenti - di nessun tipo, tanto meno pecuniari - adeguati. In ogni caso grazie al Tribunale la mia assistita si è vista riconosciuta nella sofferenza patita. Con la sentenza di divorzio poi  la madre ha visto tutelati i propri figli; sentenze di questo tipo danno fiducia a tutti nella Giustizia”.

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