rotate-mobile
Cronaca

Petizione contro la "caccia al pedone": oltre 200 firme per la sicurezza sulle strade

Una richiesta che ha origine dall'"aumento degli incidenti mortali e la scarsa disciplina degli automobilisti". In risposta, gli uffici comunali hanno annunciato numerosi provvedimenti, tra cui l'installazione di altri 5 box per gli autovelox in zone giudicate pericolose

Una petizione per arginare la 'caccia al pedone' e prevenire gli investimenti e gli incidenti stradali è stata firmata da 222 cittadini e consegnata in Comune lo scorso ottobre. Oggi, martedì 28 maggio, è stata discussa in commissione trasparenza, presieduta dalla consigliera pentastellata Cristina Bertoni. Primo firmatario del documento Marino Sossi, (in rappresentanza dell'associazione Sinistra per Trieste) che ha dicharato come la petizione sia nata da “un preoccupante aumento del numero di incidenti stradali, anche mortali, che vedono interessati, quali vittime, i pedoni, soprattutto anziani o ragazzi”.

Più sicurezza

“Si è inoltre verificato – così il testo della petizione denominata 'maggiore sicurezza verso i pedoni di questa città' – che è aumentato il grado di indisciplina di automobilisti e motociclisti, che spesso non rallentano in prossimità delle strisce pedonali e, nei casi più drammatici, non si fermano a prestare soccorso”. Si richiedono quindi all'amministrazione comunale alcuni provvedimenti specifici: l'utilizzo di dissuasori della velocità, l'installazione di nuovi semafori, indicazioni ben visibili di rallentamento vicino agli attraversamenti pedonali e il limite di 30 chilometri orari nei punti più pericolosi”.

Investimento a Opicina, grave un pedone di 75 anni

Altre cinque postazioni autovelox

Intervenuto in commissione il funzionario direttivo del Comune Edoardo Collini, che ha illustrato nel dettaglio il piano di messa in sicurezza in corso di attuazione, in primis con l'acquisto di cinque nuovi box per gli autovelox nelle seguenti zone: il Park Bovedo in viale Miramare, il passeggio Sant'Andrea, via Valerio (in prossimità dell'Università), strada di Fiume e via dell'Istria.

Numerosi progetti

Gli uffici comunali, è stato spiegato, stanno anche redigendo numerosi progetti per la salvaguardia dei pedoni, come attraversamenti pedonali protetti, segnaletica luminosa, tratti di marciapiede per completare percorsi pedonali esistenti, la costruzione di due rotatorie stradali e la realizzazione di una 'zona 30' nel centro abitato di Opicina. Ricordati i tre semafori installati negi ultimi due anni in via Canal Piccolo, via Roma e via San Spiridione e i 3 attraversamenti pedonali luminosi in largo Irneri e viale Campi Elisi. Annunciati molti altri interventi in diverse zone tra cui via Marchesetti (dove ha perso la vita la giovane Giulia Buttazzoni), via Brigata Casale, piazzetta Duca degli Abruzzi, strada della Rosandra, via Svevo, strada Nuova per Opicina.

Investimento pedonale in via Marchesetti: donna all'ospedale

I dissuasori

Riguardo alle richieste specifiche della petizione, come quella relativa ai dissuasori, Collini ha dichiarato che “sono vietati dal codice della strada nelle aree municipali in quanto potrebbero ostacolare e rallentare i mezzi di soccorso. Sono invece permessi nelle aree residenziali ma la loro installazione si è spesso rivelata elemento di disturbo per i residenti, a causa del rumore al passaggio dei mezzi”. Per rendere visibili i passaggi pedonali, ha dichiarato poi Collini "si sono rivelati inefficaci i divieti di sosta prima delle strisce, in più occasioni sono stati sostituiti da parcheggi per mezzi a due ruote".

Interventi in aula

Qualche perplessità da parte dei firmatari della petizione, che si aspettavano una discussione in Consiglio comunale e non in commissione trasparenza. Argomento condiviso anche dalla consigliera Sabrina Morena (Open FVG), che ha rilevato come la commissione (che ha raggiunto a malapena il numero legale), “non ha visto la presenza degli assessori Lodi e Polli. Ormai ci ritroviamo a dialogare sempre più coi tecnici e sempre meno con gli assessori. L'argomento è di grande attualità, negli ultimi tempi mi sono stati riferiti due incidenti che hanno coinvolto bambini in prossimità delle strisce, uno di questi alla presenza di un 'nonno paletta'”.

La presidente di commissione Bertoni (M5S) ha infine dichiarato che. “È evidente l'impegno del Comune, numerosi gli interventi attuati ma mancano le linee guida e una visione ampia”.

La petizione sarà ora discussa nella commissione competente (la sesta), e il consigliere Salvatore Porro (FdI), presidente della stessa e presente in aula, si è dichiarato disponibile a portare il caso anche all'attenzione dell'assessore Lodi, sua collega di partito. Successivamente la questione sarà portata in Consiglio comunale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Petizione contro la "caccia al pedone": oltre 200 firme per la sicurezza sulle strade

TriestePrima è in caricamento