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Cronaca

Al via le interviste ai cittadini per una città più "sostenibile"

L’assessore Polli presenta il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune, obbligatorio e necessario per accedere a progetti europei, per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini con una drastica riduzione dell'inquinamento

Iniziata ufficialmente la fase di progettazione del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune, volto a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini con una drastica riduzione dell'inquinamento.

Le interviste

Partiranno quindi dalla prossima settimana delle brevi interviste anonime a domicilio, previo avviso cartaceo "modello Acegas", sulle abitudini dei cittadini relativamente agli spostamenti in città. L'auspicio è quello di una grande partecipazione della cittadinanza, per avere un quadro il più completo possibile nell'interesse di tutti. Saranno effettuate ulteriori interviste ai conducenti ai passeggeri delle autovetture, attraverso posti di blocco temporaneo inopportune sezioni stradali. Infine, un team di intervistatori si preoccuperà anche di raccogliere dati sui mezzi della Trieste Trasporti ed alle fermate. L'obiettivo è quello di far crescere la coesione sociale funzionale fra i centri città e di porti, spingendo la crescita economica e migliorando l’attrattività degli ambienti urbani.

Il progetto CIvitas Portis

Il piano fa parte del progetto europeo Civitas Portis (nell’ambito del programma Horizon 2020), che intende definire, dopo test e valutazioni, una serie di misure innovative per la mobilità sostenibile che mirano a risolvere i problemi della città portuali in Europa. Alla redazione del PUMS (affidata a Sintagma srl), saranno destinati 300 mila euro.

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Un obbligo per tutte le città italiane

Come ricordato l'assessore Luisa Polli alla conferenza stampa di presentazione: "Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile è diventato un obbligo per tutte città italiane e permette di accedere ai progetti europei. Un piano che fotografa il presente ma dev'essere pronto a variare con il tempo e nasce da alcune segnalazioni dell’Unione Europea contro l’eccedenza delle polveri sottili in alcune città. Trieste non è tra queste ma prevenire è meglio che curare".

Un disegno globale

Secondo Polli "Non si disegna una città per il solo capofamiglia, bisogna tener conto di bambini e anziani, oltre che dei turisti. A questo proposito bisogna guardare alle opzioni del car sharing e del noleggio biciclette, e un giorno spero arrivino anche i pattini elettrici. Consentiremo anche allo stesso cittadino di riappropriarsi dello spazio urbano: quante volte attraversiamo le rive e corso Italia senza accorgerci delle bellezze architettoniche? Puntiamo a una vera rivitalizzalizzazione del centro, non solo con interventi a spot ma con un disegno globale".

In concreto

Il direttore del Dipartimento Territorio, Economia, Ambiente e Mobilità del Comune Giulio Bernetti ha anticipato alcuni dei provvedimenti in programma, tra cui "percorsi pedonali turistici, una app per i crocieristi, la piattaforma della mobilità per avere un unico contenitore di dati sulla mobilità stessa, un'implementazione del bike sharing e telecamere per il controllo del traffico". Sarà dato rilievo anche a una "vera riorganizzazione e razionalizzazione della distribuzione urbana delle merci".

L'appuntamento

Il giorno venerdì 15 marzo, dalle 14 alle 17, presso la sala generali del MIB, (Largo caduti di Nassiriya, 1), si svolgerà il primo evento pubblico di presentazione dell’attività del piano. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare; saranno presenti i progettisti, l’autorità del Comune di Trieste, i partner parte del progetto Portis e i portatori di interesse.

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