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Cronaca

Porto di Trieste, Russo (PD) «Piano regolatore ormai sbloccato»

Si dice estremamente soddisfatto il senatore del Partito Democratico Francesco Russo riguardo il definitivo sblocco del piano regolatore che teneva in scacco la situazione del Porto Vecchio e Nuovo di Trieste. Il ministro Galletti «Non esiste più alcun tipo di impedimento

Oggi il senatore del Partito Democratico Francesco Russo in merito all’iter di approvazione del Piano Regolatore del Porto di Trieste ha dichiarato «Sul Porto Vecchio e Nuovo ho più volte dichiarato che il Governo e il Partito Democratico hanno un'opportunità unica ma allo stesso tempo una grande responsabilità nei confronti della città: dimostrarsi capaci di fare, di agire concretamente e non soltanto di promettere; di risolvere problemi vecchi ma decisivi per il futuro lavorativo di centinaia di persone invece che perdersi in inutili polemiche. Ecco perché oggi, sono felice di poter annunciare ringraziando fin da subito il ministro dell’Ambiente Galletti per il suo decisivo contributo, che, un altro baluardo dell’immobilismo triestino è stato scardinato: l’iter del piano regolatore del Porto di Trieste, infatti, è stato definitivamente sbloccato».

«È necessario avere ancora un attimo di pazienza per permettere al Ministero di completare gli ultimi adempimenti formali – aggiunge il ministro dell’Ambiente Galletti – ma voglio personalmente rassicurare tutti i cittadini, gli operatori portuali e gli industriali triestini sul fatto che non esiste più alcun tipo di impedimento concreto all’imprimatur definitivo da parte della Commissione VIA/VAS: il piano regolatore del Porto sarà in tempi rapidi a disposizione del nuovo commissario dell’Autorità Portuale di Trieste Zeno D’Agostino».

«Questa – precisa Russo – è la miglior risposta che la politica, quella seria che lavora per costruire opportunità e sviluppo per Trieste, dà al partito dell’antipolitica, del populismo fine a se stesso e delle false promesse infarcite di tanta retorica. Lascio agli altri le polemiche, le dietrologie, le manifestazioni di piazza e le insinuazioni gratuite: continuo a lavorare con i fatti insieme al pindaco Cosolini, alla presidente Serracchiani e al Governo nazionale per dare a Trieste e alla Regione Friuli-Venezia Giulia un Porto capace di competere da protagonista sui mercati internazionali. Una vocazione che fa parte da sempre del dna del nostro scalo ma per troppo tempo inibita dal partito degli immobilisti – vecchi e nuovi - che, pur salvare gli interessi di pochi continuano ancora oggi a penalizzare le speranze di molti».

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