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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Premiazioni concorso di scrittura femminile "Città di Trieste", in gara 50 elaborati

L'edizione 2016 dedicata al tema "storie di donne nelle diverse culture". Significativi premi da parte di enti, associazioni e organi di informazione. E una bambina prodigio, di soli 9 anni, che incanta tutti con il suo violino

Si è svolta martedì sera nella Sala del Consiglio Comunale, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna, la cerimonia di premiazione del XII Concorso letterario internazionale di Scrittura Femminile "Città di Trieste", la cui edizione 2016 è stata dedicata al tema “Storie di donne nelle diverse culture”.

Aperta dal Vicepresidente dell'assemblea municipale Alessandro Carmi, che ha inquadrato l'8 marzo come occasione di festa ma anche di riflessione “permanendo purtroppo molteplici discriminazioni e violenze contro le donne, con un alto costo umano”, l'affollata riunione ha visto succedersi quindi gli interventi – per nulla formali, anzi densi di significati e di concreta adesione all'iniziativa – della Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, che ha ricordato il sostegno dell'Ente alla pubblicazione dei volumetti che, anno dopo anno, utilmente raccolgono i testi premiati, “così andando a costituire una testimonianza davvero preziosa per quanto concerne l'evoluzione del pensiero femminile ma anche i mutamenti economici, politici e sociali rapportati alla condizione della donna nel mondo”; quindi il Sindaco Roberto Cosolini, per congratularsi con le organizzatrici dell'importante iniziativa e per rimarcare il costante impegno dell'Amministrazione, a tutti i livelli, per affermare i principi di parità e contrastare ogni forma di discriminazione “seguendo in ciò un indirizzo di modernità e di progresso”; seguito dalla “vice” Fabiana Martini che ha osservato come per il consolidarsi dei diritti di parità tanta strada sia già stata fatta ma non ancora sufficiente, su un percorso che in realtà riguarda non solo le donne ma l'intera società; rendendo poi omaggio al Concorso “non solo esercizio letterario ma 'fotografia' della società, utilissima in primo luogo per le istituzioni, oltre che bel dono narrativo per tutti”.

È quindi intervenuta per la Consulta Femminile, principale organizzatrice del Concorso, la presidente Ondina Ghersin che, nel ricordare le 12 associazioni femminili aderenti e operanti sul territorio triestino (Adei, Ande, Ammi, Cif, Convegni Maria Cristina, Donne Africa, Fidapa – sezioni Trieste Storica e Tergeste FVG -, Futuro Donna, Movimento Donne Trieste, Rete Dpi-Nodo di Trieste, Soroptimist Club, UDI "Il Caffè delle Donne"), ha illustrato l'azione ormai venticinquennale della Consulta, sempre in collaborazione – come anche in quest'occasione - con le amministrazioni locali e sempre con l'obiettivo del maggior benessere della donna nel lavoro, nella scuola, nella famiglia, e quindi della società nel suo complesso. 2016_06209 tampa-2

Sul significato e sul contenuto degli elaborati presentati quest'anno si è intrattenuta la presidente della Giuria “letteraria” Cristina Benussi considerando come dai pregevoli scritti selezionati esca nel complesso la visione di un mondo “al femminile” che – nel puntare alla parità - non debba però necessariamente uniformarsi o andar a rincorrere un modello maschile ma, piuttosto, ricerchi “un di più originale di crescita”, assieme a un'opportuna autocritica sul “dove, come e su che cosa ci siamo illuse”.

E più direttamente riguardo al tema proposto per questa edizione, la presidente del Concorso Carla Mocavero ha evidenziato come si sia voluto sottolineare tutta l'importanza dell'incontro fra culture diverse, dal quale può derivare un reciproco arricchimento, senza che nessuna debba perdere la propria originale identità”.

Passando quindi ai lavori selezionati (tra i circa 50 scritti pervenuti), la stessa presidente Ghersin ha dato innanzitutto conto di un primo gruppo di elaborati – tutti nella forma del racconto prevista dal Concorso – ritenuti meritevoli di segnalazione, di autrici principalmente triestine ma, in diversi casi, anche di altre località italiane (evidenziate tra parentesi, n.d.r.). Figurano in questo gruppo: “Segreti di donne” di Giusy Criscione Dello Schiavo (Roma), “Va tutto bene” di Daria Cozzi, “Io (ci) sono” di Anastasia Rocchio (Chieti), “Il viaggio di Miriam” di Luisella Schreiber Segre', “Zingare ribelli” di Ignazia Zanzi, “La divisa” di Martina Tommasi, “La mia stanza” di Sabina Gardovic, “Guardinga” di Lorenza Bonifazi (Rimini), “Ironia della sorte” di Virginia Cuffaro (Firenze), “Storia di Sofia” di Anna Ristori, “Mi chiamavo Aleksandra” di Patrizia Criselli, “I capelli di Jure” di Maria Trevisan, “Arrosto e patate” di Isabella De Manzini Braulin.

Ha ottenuto, a questo punto della bella cerimonia, un grande e meritato successo e destato l'enorme simpatia e – va detto – l'entusiasmo di tutti i presenti, l'imprevedibile bravura con cui la  giovanissima quanto talentuosa violinista Alida Shahrazad Igbaria, allieva della Glasbena Matica, ha saputo eseguire, accompagnata al pianoforte digitale da Claudia Sedmak, l'impegnativa e neanche breve “Scene de Ballet, Opera 100” di Charles Auguste de Beriot (1802-1870). Un'incredibile performance da parte di una bambina di soli 9 anni, per la quale è facilmente prevedibile un grande futuro musicale, che ha strappato il prolungato applauso a scena aperta dell'intera Sala. Un applauso così sincero, fervido e lungo che – ha chiosato il Vicepresidente Carmi – in questi anni solo il Cittadino Onorario Simone Cristicchi è riuscito, recentemente, a ottenere.

Gran finale con la consegna dei Premi principali da parte dei rappresentanti dei diversi Enti, associazioni e organi d'informazione che li hanno offerti: oltre alla Consulta stessa e alla Provincia, il PEN Club Trieste, l'Associazione “Giuliani nel mondo”, il quotidiano “Il Piccolo”, la Sede RAI del Friuli Venezia Giulia, l'Associazione contro il dolore “Giuseppe Mocavero”, la Commissione provinciale per le Pari Opportunità, l'Accademia Ricerche Sociali ARS.

Sono state quindi così premiate: Luisella Pacco di Trieste, Premio della Consulta Femminile per il racconto “Che più azzurro non si può”, Nicoletta Fornasaro De Manzini di Trieste, Premio della Provincia per “Lo spazio in mezzo”, Simonetta Cancian di Fossalta di Piave (Venezia), Premio dell'Accademia di Ricerche Sociali – ARS per “Sposa Bambina”, Rita Siligato di Trieste, Premio Sede Rai FVG per “L'acqua sopra i ponti”, Irene Giurovich di Udine, Premio dell'Associazione contro il dolore “Giuseppe Mocavero” per “Si fa presto a dire…. vita”, Elena Blancato di Trieste, Premio dei Giuliani nel Mondo per “Malika”, Marijana Dukic, residente a Trieste, Premio della Commissione Pari Opportunità della Provincia per “Frau Einstein. L'amore è sempre relativo”, Michela Passatempo di Arzene (PN), Premio Pen Club per “Scrivendo volo” e  Silvia Seracini di Ancona, Premio de “Il Piccolo” per “La musica del satellite”.                     

Per ogni premio sono state enunciate le motivazioni e di ogni racconto l'attrice del Teatro Stabile Sloveno Nikla Petruška Panizon ha  letto, in forma recitata, un passo significativo, mentre vivi applausi hanno salutato la consegna dei riconoscimenti.

Commozione ha destato in particolare l'annuncio da parte di Irene Giurovich della devoluzione del premio in denaro da lei ricevuto a favore di una famiglia bisognosa di Cercivento (Carnia) che, anche attraverso la stampa regionale, ha chiesto un sostegno economico per seguire e  curare il proprio bambino di 4 anni colpito dalla leucemia e attualmente ricoverato al Burlo Garofolo. “Una solidarietà – ha spiegato la Giurovich – che ritengo tanto più doverosa dal momento che questo premio l'ho vinto con un racconto che direttamente si ispirava e ricollegava al mio libro “A muso duro. Mille sogni raccontare”, testimonianza a sua volta di un'altra vicenda drammatica, che in questo caso mi ha colpito negli affetti personali, con la perdita di una persona cara scomparsa per un'altrettanto grave malattia. Ho vinto un premio – dice la giornalista e scrittrice friulana - scrivendo e pensando ad Adriano. (Il riferimento va ad Adriano Ioan, l'esponente e consigliere comunale del centrodestra udinese, candidato sindaco contro Honsell nella primavera 2013, morto nell'agosto dello scorso anno, a soli 57 anni, per un tumore, n.d.r.).  Non potevo che offrirlo, nel suo ricordo, a chi ancora, e così piccolo, lotta per sconfiggere il male.”

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