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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Premio Tomizza, Raoul Pupo: “Un altro passo verso la verità storica"

"Questa esplorazione della complessità è quello che cercano di fare gli storici, le visioni unilaterali non consentono la comprensione della realtà e sono esse stesse alimento ai conflitti. Vederle ogni tanto ricomparire, e magari proporle ai giovani, è leggermente agghiacciante"

"Sono onorato di essere stato aggiunto al già lungo elenco di donne ed uomini di cultura tanto più illustri di me", questo il commento di Raoul Pupo, vincitore del Premio Tomizza 2019 in un ex aequo con Selene Gandini, l'attrice che ha interpretato Norma Cossetto nel film Red Land. Il professore di Storia Contemporanea e Storia della Venezia Giulia all'Università di Trieste e noto studioso della storia dei nostri confini si è espresso così sulla scelta della doppia premiazione: "Sono un sostenitore della parità di genere, quindi l'ex-aequo maschile/femminile mi sembra una novità interessante". 

Il Premio Tomizza 2019 va a Raoul Pupo e all'attrice di Red Land

"Contro le semplificazioni unilaterali"

Secondo Pupo "Fulvio Tomizza è un intellettuale di frontiera, appassionato assertore del dialogo e dell'integrazione, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità. Ci ha insegnato a leggere la complessità della storia di frontiera, perché la frontiera è sempre area di sovrapposizioni e di incroci, qualche volta fecondi, altre volte terribili. Questa esplorazione della complessità  è quello che cercano di fare gli storici, che sanno benissimo come le semplificazioni e le visioni unilaterali non consentono la comprensione della realtà e sono esse stesse alimento ai conflitti. Vederle ogni tanto ricomparire, e magarli proporle ai giovani, è leggermente agghiacciante".

La ricerca della verità storica

"Lo considero anche un riconoscimento non solo e non tanto a me personalmente - ha infine dichiarato il professore -, quanto a tutti gli storici che da tempo si impegnano, in tutte le terre di confine, per far luce con rigore critico non disgiunto da pietas, sulle vicende di un passato che per molti è stato doloroso, che a lungo è stato oggetto di trascuratezza ed altrettanto spesso di deformazioni e strumentalizzazioni. E' un incitamento a proseguire nella ricerca della verità storica, con uno sguardo congiunto, che tenga conto dei punti di vista, delle mentalità e delle esperienze di tutti i protagonisti: e per protagonisti intendo non solo i leader che sembrano fare la storia, ma tutte le donne e gli uomini di frontiera che hanno vissuto il terribile '900 adriatico. Io credo che proprio dallo studio di quel passato si possano ricavare lezioni preziose sui pericoli immensi cui possono condurre l'esasperata ricerca di identità esclusive, l'estremismo ideologico e l'intolleranza, tutti disvalori che possono anche oggi ripresentarsi, se pur in forme mutate".

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