Occupano il posto riservato ai disabili sul bus e lo costringono ad aspettare quello successivo
Una segnalazione di un utente Facebook triestino nel gruppo Nimdvm accende i riflettori su diversi episodi di maleducazione da parte di profughi (così affermano gli utenti) sulle linee 6 e 10
Una bruttissima scena: ore 18:10 via Carducci fermata linea 6 verso S.Giovanni, l'autista aziona la passerella per consentire l'accesso ad un giovane ragazzo molto diversamente abile in carrozzina, lo aiutiamo a salire, ma non c'è spazio. Quello riservato è occupato da giovani profughi che non si spostano. L'autista, che nel frattempo è sceso dal bus, non riesce a farli spostare, anzi questi urlavano "not understand" e frasi incomprensibili. Intervengo, ma mi ridono in faccia. Con l'autista decidiamo di lasciar perdere ed aiutiamo il povero ragazzo a scendere ed attendere un altro bus. Povera Italia e povera Trieste.
Ora dico e penso, ma questi di Caritas ed Ics, oltre ad assisterli in tutto, perché non insegnano loro un po' di educazione e rispetto???
Questa la segnalazione di un utente Facebook triestino nel gruppo Nimdvm, ieri, giovedì 27 ottobre; un post che evidenzia una maleducazione purtroppo più volte segnalata dagli utenti della Trieste Trasporti, ma difficilmente riscontrabile negli atti ufficiali perchè raramente viene richiesto l'intervento delle forze dell'ordine: «L'autista ha detto che non serve a nulla chiamare le forze dell'ordine se non solo a bloccare la linea per molto tempo», ci riferisce poi il segnalatore.
Anche in questo caso infatti non sono state chiamati né il 112 né il 113; abbiamo voluto approfondire la questione ed altri utenti e passeggeri abituali della linee ci hanno nuovamente confermato questi atteggiamenti irrispettosi sulle linee 6 e 10, «non solo ai danni di anziani e disabili, ma anche mamme con bambini piccoli o passeggini». In questo caso va specificato che però non siamo in grado di confermare lo status dei protagonisti della maleducazione in questione.
Doveroso comunque ricordare che episodi come questo, o di molestie peggiori, non arrivano solo da profughi, ma anche da alcuni giovani italiani maleducati oppure, soprattutto per quanto riguarda la linea 6, persone in cura presso l'ex Opp.