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Cronaca

Un murale di 20 metri intorno allo stadio Grezar per il "Progetto Chromopolis-Artefatto"

In occasione della residenza artistica Artefatto_SeetheSea e nell'ambito del progetto curato dal PAG _ Progetto Area Giovani del Comune di Trieste

PRESENTAZIONE DEL MURALE REALIZZATO IN VIA FLAVIA_PROGETTO CHROMOPOLIS_ARTEFATTO SEETHESEA - PROGETTO AREA GIOVANI DEL COMUNE DI TRIESTE: DOMANI SABATO 26 MAGGIO ALLE 14.00

Domani, SABATO 26 maggio, alle 14, si presentano alla stampa i nuovi murales realizzati sulle superifici perimetrali dello Stadio Grezar (Via Flavia e Via Valmaura) in occasione della residenza artistica Artefatto_SeetheSea e nell'ambito del progetto CHROMOPOLIS curato dal PAG _ Progetto Area Giovani del Comune di Trieste.

Sei giorni di intenso lavoro per 4 giovani artisti ,Tea Jurišić, rachitico_Simone Carraro, KIKI SKIPI_Chiara Pulselli, NOEYES_Giulia Salomone , vincitori della 12.a edizione del bando internazionale ARTEFATTO curato dal  Comune di Trieste e per 2 artisti ospiti, BOXIR SANS AVOIR e NICHOLAS PERRA menzionati attraverso lo stesso progetto.

Tutto il team è stato guidato dal direttore artistico dell'associazione MACROSS, Mattia Campo dell'Orto, che in collaborazione con il PAG cura il progetto di rigenerazione urbana attraverso la creatività che l'amministrazione comunale promuove e sostiene sotto il nome CHROMOPOLIS. I 20 metri di muro sulla via Flavia  sono la “tela” su cui si sviluppa il tema assegnato dal concorso, ovvero, SeetheSea che gioca sull'omofonia tra i termini “see” e “sea” a cui fa eco il toponimo Miramare, uno dei simboli della nostra città. Il progetto voleva invitare gli artisti ad indagare il rapporto profondo della nostra città con uno degli elementi che la contraddistinguono e che l'anno profondamente connotata: il mare.

Ma quella “raccontata” dai 4 artisti under 30 è una Trieste inedita,  onirica e immaginifica allo stesso tempo, dove domina il giallo del sole e il blu delle onde; dove una donna-sirena ha un “mare” di capelli in cui si tuffano originali bagnanti e dove, ancora, la bora soffia furiosa scompigliando il volo di strani uccelli. Un lavoro a 8 mani basato sull'intergrazione e il dialogo tra gli stili di ognuno degli artisti. Diverso il lavoro dei due artisti “ospiti” su via Valmaura dove la ricerca si è spostata in una dimensione più astratta o di evoluzione del lettering.

L'aspetto più importante del progetto CHROMOPOLIS è la metodologia adottata. I lavori, infatti, sono frutto di una precedente ricognizione sul territorio effettuata dagli artisti nel mese di marzo e supportata attraverso interviste ai residenti realizzate da un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Galilei e dal collettivo SuperAbile.

Tutto il progetto si può approfondire suI SITo

www.artefatto.info

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